Un anno fa era completamente ferma a causa di un brutto infortunio alla caviglia, che l’aveva costretta a un lungo stop. Il lavoro di recupero tra il suo Friuli Venezia Giulia e la provincia di Bergamo, in quanto Perucchini e Perri volevano seguirla da vicino passo per passo, quindi una preparazione particolare per non far correre rischi alla caviglia, poi finalmente il ritorno alle gare. Cristina Pittin ha lottato tanto per tornare a gareggiare in campo internazionale e sta facendo molta esperienza in Coppa del Mondo, anche prendendosi quelle batoste che servono quando si è giovani. La friulana del CS Esercito si gode ora la qualificazione olimpica, che premia questa sua tenacia, che l’ha spinta a non mollare mai, non ha permesso ai brutti pensieri di prendere il sopravvento.
Nella lunga intervista che vi proponiamo, realizzata la scorsa settimana durante il raduno tra Misurina e Passo Tre Croci, Pittin affronta tanti argomenti, torna sull’infortunio avuto, parla dell’esperienza che sta maturando in Coppa del Mondo, e non nasconde la sua gioia per questo traguardo olimpico, che spera possa toglierle un po’ di ansia in vista del 2026.
Sci di Fondo – Cristina Pittin: “Un anno fa, quando mi ruppi la caviglia, non avrei mai pensato di andare a Pechino”
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