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Biathlon , Interviste

Dorothea Wierer: ” Vittoria dedicata alla squadra. Tanto lavoro e sacrifici da parte dei tecnici”

ANTERSELVA – E’ una Dorothea Wierer raggiante ma con i piedi ben piantati a terra quella che parla ai microfoni di Fondo Italia dopo il 13° sigillo in carriera, una vittoria che mancava dal novembre dall’individuale di Kontiolahti del novembre 2020.
"Dopo la staffetta ho dormito stranamente bene (ride, n.d.r.) però mi sono svegliata abbastanza stanca oggi. Ieri ho avuto pessime sensazioni sugli sci, le gambe mi esplodevano, invece oggi, nonostante gli errori a terra, un gran materiale ai piedi mi ha dato una bella spinta mentale."
C’erano alcune assenze molto pesanti, ma anche presenti tante atlete che sono state protagoniste nella prima parte di stagione. Dorothea ha marcato un ottimo 2° tempo sugli sci dietro Braisaz, una delle atlete più forti nel fondo in questa stagione, ma rimane quella di sempre, con un pizzico di fatalismo prima del grande evento che spesso ha portato bene.
"Non voglio illudermi verso Pechino. In due settimane possono succedere tante cose, ci saranno condizioni diverse, atlete che non erano qui e hanno fatto percorsi diversi che si stanno preparando forse anche meglio di noi. Questa vittoria però fa bene al morale. In Cina, fondo e tiro dovranno girare al 100% per lottare per le medaglie."
Due anni fa Wierer andò vicinissima a vincere il terzo oro individuale della rassegna casalinga di Anterselva, prima di cedere negli ultimi metri a un’arrembante Røiseland.
"Mi è venuta in mente quella bastonata fotonica nell’ultimo giro. Non volevo accadesse di nuovo: non sapevo di quanto fossi avanti, ogni tanto guardavo indietro e avevo paura di essere superata. Sarebbe stato bellissimo entrare allo stadio con tutti i tifosi, però, dai, non era proprio così vuoto, così ho salutato i volontari."
Il ticchettio del countdown a Cinque Cerchi sta ormai scadendo.
"Sabato prossimo si parte: ora due-tre giorni di riposo e si torna a lavorare, poi due tamponi, valigie, lavatrici. No no, non le fa Stefano (Corradini, il marito allenatore di sci fondo e oggi skiman della nazionale juniores, n.d.r), le faccio io."
Infine, rispondendo alla domanda di un collega in mixed zone, il pensiero alla squadra con parole significative per lo staff tecnico.
"Dedico questa vittoria alla squadra che viene da un periodo difficile. Chi critica da fuori i nostri tecnici non sa quanto stanno facendo per noi. I sacrifici sono tanti, nessuno è qua per scherzare."
E ora #RoadToBeiijing2022!

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