Granfondo – Il Team Robinson Trentino tira un primo bilancio dopo le gare d’apertura

Le prime tre tappe del prestigioso circuito Visma Ski Classics sono passate in archivio, le ultime effettuate sono quelle italiane della Pustertaler e de La Venosta. Il Team Robinson Trentino tira un primo bilancio, che è decisamente positivo. Bruno Debertolis, manager del team, sottolinea con soddisfazione il primo ingresso nella top ten con Frida Erkers al Mountain Challenge di Prato Piazza, nonostante il rientro alle gare dopo una lunga quarantena che l’aveva lasciata senza allenamento.
“Col 12° posto attuale – sottolinea Debertolis – siamo ampiamente il miglior team italiano e non nascondiamo l’obiettivo di entrare nei migliori 10 team al mondo, traguardo non certo irraggiungibile. Siamo il team più internazionale del circuito, possiamo vantare atleti di Coppa del Mondo e abbiamo specialisti che hanno vinto tutto nello Ski Classics”.
C’è anche un fatto sicuramente non secondario, con atleti russi, norvegesi, svedesi, svizzeri, aggiungendo anche la polacca Justyna Kowalczyk attualmente in maternità, il Team Robinson Trentino è un ottimo veicolo promozionale per il brand Trentino nel mondo. In questa stagione, inoltre, il team ha aperto canali importantissimi per il futuro con l’inclusione di elementi della nazionale russa sia maschile che femminile, ma soprattutto con i risultati conseguiti nelle prime tre tappe di Ski Classics i media e l’area dello sci nordico di Svezia e Norvegia considerano il Team Robinson Trentino una vera e propria realtà all’altezza del contesto internazionale delle lunghe distanze.
A conquistare punti per il Team Robinson Trentino hanno contribuito i russi Sergey Ardashev, Dmitriy Bagrashov ed Ekaterina Smirnova, la svedese Frida Erkers, i norvegesi Thomas Gifstad e Patrick Fossum Kristoffersen e per l’Italia Chiara Caminada ed il recente innesto Dietmar Nöckler delle FFOO. Ma lo spirito del Team Robinson Trentino è anche rivolto al sostegno e al lancio di giovani talenti. Nelle due gare italiane di gennaio, nelle rispettive prove open, si contano cinque atleti a podio con le tute azzurre del Team e una vittoria alla Pustertaler, oltre a tre atleti a podio ne La Venosta. Artefici di questi successi sono Stefano Dal Magro, Asia Patini, Marta Gentile, Andrea Bompart, Matthias Schwingshackl e Patrick Burger alla Pustertaler, quindi Florian Cappello, Matthias Schwingshackl  e Nicole Donzallaz alla Venosta.
Prossimi impegni La Diagonela e poi l’attesa Marcialonga col rientro alle gare, con i colori del Team Robinson Trentino, di Petter Eliassen il quale aveva annunciato l’abbandono dopo essersi rivelato il miglior double poler al mondo. Il norvegese ha deciso di rientrare col team del presidente Gianni Casadei proprio alla “sua” Marcialonga, che ha vinto nel 2019. E anche alla Marcialonga ci sarà lungo il percorso il rumoroso tifo di un gruppo di fan “armati” delle motoseghe Oleo Mac allestite con lame e catene Oregon, nuovi sponsor del Team.
Il presidente Gianni Casadei è soddisfatto di questo inizio stagione: “Essere il miglior team italiano delle lunghe distanze e il più vincente di sempre ci interessa fino ad un certo punto, a noi interessa più che altro  competere con i migliori, possibilmente vincere o salire sul podio come abbiamo già fatto in passato, senza dimenticare i Campionati del Mondo e le Coppe del Mondo vinte anche nello skiroll. Il grande lavoro dei nostri allenatori e tecnici sta portando grandi frutti. E in quanto a tecnici abbiamo dimostrato di reggere bene il confronto con i più qualificati teams scandinavi. Il nostro gruppo davvero eterogeneo ed internazionale sta dando anche grande visibilità ai nostri partners commerciali e istituzionali, ma il nostro impegno non finisce qui. Il futuro ci porterà altre novità, e soprattutto mi preme evidenziare che stiamo lavorando anche sui giovani italiani, sui quali puntiamo molto e lo stiamo facendo con progetti che coinvolgono la FISI e le strutture economiche del territorio, strutture e territorio che intendiamo valorizzare sempre di più. Quindi non solo sci…”