Ha sognato per tanto tempo di poter disputare una gara casalinga di Coppa del Mondo e finalmente quel giorno è arrivato. Cresciuta in una famiglia che da anni fa parte del comitato organizzatore degli eventi internazionali di fondo, combinata nordica e salto in Val di Fiemme, Veronica Gianmoena è passata dall’altra parte della barricata, essendo tra le protagoniste della gara.
La trentina del CS Carabinieri ha chiuso all’11° posto il PCR che ha aperto la competizione: «È stato strano vedere persone che una volta consideravo colleghi, dando anch’io una mano qui alle gare nel comitato organizzatore, essere oggi qui per me. C’è l’emozione di fare bene, ma anche di farlo per loro, per tutto il lavoro che stanno facendo».
L’attesa di saltare in casa è stata resa ancora più lunga dalla caduta di Verbic, in gara proprio prima dell’azzurra, costretta così ad aspettare il via libera: «Da una parte complica le cose, perché non sai mai quanto tempo devi aspettare, se ti danno l’apripista o meno. Allo stesso tempo la mente gioca brutti scherzi, inizia a pensare che questo ritardo potrebbe compromettere la performance. Ma questa volta non ne ho risentito, forse perché mi sono sentita a casa, ascoltavo i volontari sul trampolino parlare in trentino e questo mi ha allontanata un po’ da questi pensieri, facendomi concentrare sul mio salto».
Purtroppo la gara italiana ha coinciso anche con l’aumento vertiginoso dei contagiati da covid-19 nel nostro paese e in tutto il mondo, tanto che anche la stessa squadra azzurra, a causa dei vari contatti stretti, è stata più che dimezzata. «Si, non è semplice restare concentrati sempre sulla competizione, perché c’è una situazione complicata a causa del covid-19, bisogna stare sempre più attenti, non si sa mai cosa può accadere fino a che non sei in gara e si è preoccupati per chi non sta bene. Insomma c’è sempre quel pensierino che può influenzare la gara. Ma ho tanta voglia di fare bene, oggi abbiamo messo da parte tutto e da domani si parte sul serio».
Domani gara storica: «Non so come starò. Alla vigilia pensavo che non avrei sentito la tensione, invece ero emozionata, avevo voglia di saltare. Sono felice di saltare e gareggiare in casa, spero di divertirmi come sempre».