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Sci di fondo

Sci di Fondo – La gioia di Nepryaeva: “A seicento metri dalla fine ho capito che avrei vinto il Tour de Ski”

Al sedicesimo tentativo è arrivata la prima vittoria di una russa nella classifica finale del Tour de Ski. Un successo importante e storico quello ottenuto da Natalia Nepryaeva, che ha conquistato la vittoria grazie a un finale di Tour de Ski praticamente perfetto con le vittorie nella sprint di Oberstdorf e la mass start in Val di Fiemme, ma anche un’ottima gestione nelle energie sulla difficile final climb.
«Ero molto preoccupata prima di questa gara – ha affermato l’atleta in mixed zone – non sapevo cosa aspettarmi e non avevo idea di come avrebbe risposto il mio fisico all’ennesima fatica. Mi sono sentita bene, per fortuna, e sono felice che quest’anno sono riuscita a rimanere concentrata e tenere un po’ di energie per il finale. Ho provato a tenere il passo, vedevo le prime poco avanti a me. In fondo alla salita ho preso quei 15-20 secondi che ho provato a non far aumentare mantenendo un ritmo costante. Il momento più difficile è stato quando ho provato a superare Krista (Parmakoski, ndr) e ho dovuto rallentare. Non sapevo che avrei vinto finché non sono arrivata a 600 metri dal traguardo e mi sono accorta che il distacco era ancora sufficiente, mi bastava stringere ancora un po’ i denti e sarebbe andato tutto bene».
Nepryaeva ha quindi fatto pace con il Cermis, dopo che in estate andò via arrabbiata perché i suoi skiroll forniti per la gara dei Mondiali erano difettosi: «Ai Mondiali di skiroll di settembre ero molto arrabbiata perché gli skiroll si erano rotti. Questa è una gara molto diversa perchè stiamo parlando del Tour de Ski, amo molto il Cermis, ma non abbastanza da fare la gara amatoriale dopo questa (ride, guardando Legkov al suo fianco, vincitore della Rampa con i Campioni, ndr)».
Ora la russa si riposerà, poi le Olimpiadi e infine un finale di stagione nel quale punterà a mantenere la testa della classifica generale e riportare la Coppa del Mondo femminile in Russia dopo ventuno anni, dal successi di Chepalova nel 2001.

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