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Biathlon , Olimpiadi

Biathlon – I criteri di qualificazione per la mass start olimpica: tanti big rischiano di doverla conquistare a Pechino

È stato un inizio di stagione piuttosto particolare nel biathlon, nel quale i valori in campo sono stati in alcuni casi anche stravolti rispetto agli ultimi anni. Un chiaro esempio è Tiril Eckhoff, passata dall’essere la dominatrice incontrastata della passata Coppa del Mondo, all’attuale 27ª piazza nella classifica generale. Anche l’Italia ha purtroppo balbettato in questa prima fase della stagione, in quanto alcuni elementi chiave sono stati alle prese con problemi fisici e un ritardo di condizione.

Nella stagione olimpica, ovviamente, la testa di molti atleti è proprio ai Giochi di Pechino, ma le prossime settimane di Coppa del Mondo potrebbero essere decisive anche in tal senso. Infatti, le tappe di Oberhof, Ruhpolding e Anterselva saranno molto importanti in ottica classifica generale per assicurarsi un posto diretto alle mass start olimpiche del 18 febbraio (uomini) e 19 febbraio (donne).
I CRITERI
I primi quindici della classifica generale avranno la certezza di prendere parte alla mass start, mentre gli altri 15 posti verranno assegnati attraverso i risultati ottenuti durante le prime tre gare individuali ai Giochi Olimpici di Pechino, cioè individuale, sprint e pursuit olimpiche, ovviamente senza considerare coloro che sono già qualificati. La regola prevede, come per i Mondiali, che alla mass start facciano accesso tutti i medagliati e i migliori atleti non medagliati fino a quindici. Insomma se per assurdo, nelle prime tre gare avessimo nove medagliati diversi, dei quali nessuno nella top 15 di Coppa del Mondo, avremmo nove medagliati qualificati alla mass start più gli altri sei atleti migliori nel computo totale delle tre gare. Ovviamente difficile immaginare che i medagliati non rientrino sia nella top 15 della classifica generale che nei migliori quindici delle prime tre gare, ma è giusto precisare il regolamento. Importante poi ricordare che ogni nazionale potrà schierare al massimo 4 atleti per gara, ma nella mass start, se una nazionale dovesse avere più di quattro atleti medagliati, allora tutti potrebbero prendere parte alla gara.

L’ITALIA
Iniziamo con l’Italia. Se le Olimpiadi si disputassero domani, soltanto Dorothea Wierer avrebbe la certezza di partecipare alla mass start. Al momento la finanziera, campionessa mondiale 2019 nella mass start, è 14ª nella generale con 189 punti. Lisa Vittozzi è però a un passo dalla qualificazione, dal momento che la sappadina del CS Carabinieri è 16ª ad appena 2 punti da Mona Brorsson che è 15ª e a -7 da Wierer. Per entrambe saranno fondamentali, quindi, le tre tappe del mese di gennaio per assicurarsi già in partenza un posto per l’ultima gara olimpica. In ogni caso, facendo tutti gli scongiuri possibili, è difficile immaginare che le due azzurre non riescano a rientrare tra le migliori 15 durante i Giochi.

Per quanto riguarda gli uomini, invece, nessuno è oggi nella top 15. Il primo degli azzurri è Lukas Hofer in 24ª piazza con 135 punti, a -58 da Bakken che è 15°. In realtà la distanza è inferiore da Seppala, che va preso in considerazione, a +47 sull’azzurro. Infatti, nella top 15 sono attualmente presenti ben cinque norvegesi, quindi uno di loro dovrebbe per forza restare a piedi, a meno che nelle tre gare precedenti la Norvegia non abbia schierato cinque atleti e tutti siano riusciti ad andare a medaglia.
Bormolini è 26° a 15 punti da Hofer. Più indietro gli altri. Insomma, a gennaio questi due azzurri possono provare ad andare all’assalto della top quindici, soprattutto Hofer se nelle prossime settimane dovesse ritrovare la giusta condizione fisica.
Comunque tutti gli azzurri hanno la possibilità di rientrare nei migliori quindici durante le Olimpiadi. Non solo Hofer e Bormolini, per altro già presenti nella mass start, ma anche Giacomel, Windisch e Bionaz, in attesa di scroprire i convocati, avrebbero tutti i mezzi per riuscire a farcela.

GLI ALTRI UOMINI

Nella classifica generale maschile, la Francia ha addirittura quattro atleti nella top quindici. Jacquelin e Fillon Maillet sono già certi, Desthieux abbastanza al sicuro, mentre Fabien Claude è al momento 13° a +23 su Seppala e +25 sul connazionale Guigonnat. Per quanto riguarda la Norvegia, a meno di eventi clamorosi, Christiansen, Tarjei Bø, Johannes Bø e Lægreid sono già tranquilli. Addirittura tra i quindici c’è anche Bakken, che però al momento sarebbe quello di troppo, anche se potrebbe rientrare se i tecnici dovessero dargli l’opportunità di disputare una gara e lui riuscisse a vincere la medaglia. In quel caso, addirittura potrebbe restare escluso uno degli altri quattro, a meno che non riuscissero tutti a salire sul podio. Un problema che hanno solo i norvegesi. La Russia dovrebbe riuscire a qualificare Latypov e Loginov, anche se quest’ultimo è un po’ a rischio. La Svezia avrà sicuramente Samuelsson, mentre Ponsiluoma si trova in una situazione simile a quella di Hofer. La Bielorussia avrà certamente Smolsky, a meno di un crollo clamoroso, mentre la Germania oggi avrebbe il solo Kühn, che però non può essere troppo tranquillo. Quattordicesimo lo svizzero Weger con 205 punti, sarebbe dentro anche il sedicesimo Seppala a 182. Ma nelle prossime settimane, atleti appena fuori dalla top quindici, possono andare all’assalto, come Nawrath, Leitner, Doll ed Eder.

LE ALTRE DONNE

Molto particolare la situazione in campo femminile. L’inizio di stagione è stato equilibrato con tanti capovolgimenti. Al momento la Norvegia ha soltanto un’atleta certa di essere nella mass start, Marte Røiseland. La Svezia è tranquilla con le due sorelle Öberg, mentre Mona Brorsson, come già scritto in precedenza, si gioca tutto nelle prossime settimane. La Bielorussia è certa di avere Alimbekava e Sola, come l’Austria avrà sicuramente Hauser. Al momento la Francia ha dentro tre atlete, che sono Bescond (250), Braisaz-Bouchet (235) e Chevalier-Bouchet (229). Diciamo che dovrebbero essere tranquille, ma senza rilassarsi troppo, se si considera che Vittozzi è sedicesima a 182 punti, mentre Lotte Lie 17ª a 175. Dentro per il momento anche le russe Reztsova (234) e Nigmatullina (204), oltre alla ceca Davidova con 227.
Fuori ci sono atlete di alto e altissimo livello. Eckhoff è 27ª con 139 punti ed è attualmente lontana dalla top 15, come la sua connazionale e amica Tandrevold, 23ª con 155. Out oggi anche Franziska Preuss, che ha 160 punti e al momento è anche alle prese con problemi fisici. Ventesima con 158 punti abbiamo invece Julia Simon.

Insomma, al momento sono veramente tante le atlete di livello che dovranno giocarsi il posto nelle prime tre gare olimpiche, anche se sembra abbastanza ovvio aspettarsi di vedere molte di queste atlete addirittura sul podio nelle prime gare cinesi. Senza dubbio, però, le prossime tre settimane, tra Oberhof, Ruhpolding e Anterselva, ci si giocherà tanto.

LE REGOLE IN BREVE

– 30 atleti al via
– 15 migliori della classifica generale + medagliati delle precedenti tre gare individuali.
– Ad essi si aggiungono i migliori classificati nel computo totale di individuale, sprint e pursuit, attraverso un sistema di punteggio stile Coppa del Mondo.
– In caso di parità di punti, sarà classificato avanti l’atleta con il miglior risultato singolo in una gara.
– In caso di ulteriore parità sarà valida la classifica di Coppa del Mondo.
– Se ancora pari, sarà considerato avanti l’atleta con il punteggio IBU più alto.
– Ammessi 4 atleti per nazionale, ma se un team avesse più di quattro atleti medagliati, allora potrebbe schierarne anche cinque.

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