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Biathlon – L’ammissione di Jacquelin: “Questa è la prima vittoria che riesco veramente a gustarmi”

A 26 anni ha forse vissuto il giorno più entusiasmante della sua carriera, vincendo da campione la mass start di Le Grand Bornand, davanti a un pubblico entusiasta e rumoroso che ha emozionato anche coloro che non sono francesi, e prendendosi anche il pettorale di leader della classifica generale.

Se c’è un atleta capace di scegliere le occasioni migliori per vincere, questo è senz’altro Emilien Jacquelin. Prima vittoria in carriera direttamente nella pursuit mondiale di Anterselva; seconda vittoria nella pursuit mondiale dell’anno successivo a Pokljuka; ora il terzo successo, nel weekend dell’orgoglio del biathlon transalpino a Le Grand Bornand, dove ha anche conquistato il pettorale giallo di leader della classifica generale di Coppa del Mondo. Una vittoria arrivata con merito, un atleta premiato dal coraggio di un’azione che sembrava essere stata fatta troppo presto.

Un successo, quello francese, che Jacquelin si sta gustando anche di più rispetto alle vittorie ottenute ai Mondiali: «Penso che sia davvero la prima vittoria che mi gusterò pienamente – ha affermato a Nordic Magazinein quanto in occasione del mio primo titolo mondiale ero principalmente incredulo, faticavo a crederci. Il secondo titolo, invece, avevo voglia di dimostrare di valere davvero quel livello, quindi più che gustarmi il successo, è stata una liberazione. Questa prima vittoria in Coppa del Mondo, in più arrivata a le Grand-Bornand, mi sta dando delle forti sensazioni. Questi sono dei momenti incredibili da vivere in pista come atleta, ma il fatto che questo successo sia arrivato in tempi difficili e dopo l’infortunio subito questa estate ha aggiunto qualcosa emotivamente. Alcune lacrime sono scese dal mio viso e penso che siano dovute a quello». 
Jacquelin ha quindi raccontato del suo attacco anticipato: «Sì, è stato pianificato! Vi racconto un aneddoto di questa mattina. Quentin [Fillon-Mallet] mi ha chiesto: "Bene, seriamente Emilien, hai pianificato di attaccare nel primo giro?" Gli ho risposto di no, ma probabilmente avrei attaccato nel secondo. So che sono in forma e volevo sfruttare questa condizione. Non avevo intenzione di aspettare tutta la gara e lasciare che il risultato si decidesse nell’ultimo giro, non era la mia tattica oggi».
Il francese arriverà a Oberhof con il pettorale di leader della classifica generale di Coppa del Mondo: «È piuttosto sorprendente, perché il livello si è alzato molto e ci sono tanti atleti competitivi. Ciò che emerge da questo fine settimana è che il modo migliore per gareggiare non è pensare al generale. La prova: ho pensato alla classifica e ho sbagliato, non l’ho fatto prima della mass start e ha funzionato».

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