È ancora festa per l’Italia in Val Martello. La nazionale azzurra è salita sul podio per la quinta volta nella doppia tappa di apertura dell’IBU Cup Junior 2021/22. Dopo i due successi di Sara Scattolo nell’individuale e nella sprint, il secondo posto della staffetta femminile e il terzo di Elia Zeni nell’individuale, è arrivata la seconda piazza della staffetta mista, formata da Fabiana Carpella, Sara Scattolo, Nicolò Betemps ed Elia Zeni, alle spalle della Germania, che si è imposta nel finale grazie al forcing di Köllner, bravo così a portare a casa un successo che i tedeschi hanno meritato dopo essere stati in testa per buona parte della gara. Terza piazza per la Repubblica Ceca, mentre la Russia, quinta all’arrivo, è stata squalificata per un’infrazione commessa da Zubarev nella prima serie della terza frazione.
Ottima la prova della squadra italiana. Carpella è stata brava, nonostante le difficoltà al tiro, ad uscire da una situazione difficile che avrebbe potuto condannare l’Italia già dalla prima frazione, invece con un solo bersaglio centrato con i primi cinque colpi nella serie in piedi, la trentina ha saputo coprire i restanti bersagli con le ricariche, cambiando così al quarto posto non distante dal podio. Scattolo, pur girando nella seconda serie, è stata molto veloce sugli sci, facendo registrare il secondo tempo di frazione e cambiando al terzo posto a 48” dalla vetta. I due maschi sono poi stati protagonisti di una prova superba al tiro. Betemps è stato fantastico, non utilizzando ricariche e cambiando secondo a 10” dalla vetta con miglior tempo al poligono e il secondo sugli sci alle spalle del polacco Gunka. Zeni ha quindi completato l’opera utilizzando appena due ricariche e andando addirittura all’attacco della vittoria, scontandosi però contro la velocità sugli sci del tedesco Köllner, bravo a venire fuori da una situazione di difficoltà quando si è ritrovato a dover utilizzare le ricariche per non subire altri giri di penalità.
LA CRONACA
La gara si è subito aperta con un poligono a terra molto selettivo, nel quale la tedesca Braun è stata protagonista di una serie stellare per velocità e precisione, uscendo con 9” di vantaggio sulla slovena Klemencic, anche lei con zero ricariche, 14” sulla russa Ivanonva con due ricariche, la svizzera Wallimann e l’azzurra Fabiana Carpella, brava a utilizzare bene e velocemente la ricarica. Immediatamente in difficoltà una delle nazioni favorite, l’Ucraina, con Oleksandra Merkushyna, costretta a girare ben tre volte. La slovena Klemencic ha presto raggiunto Braun ed insieme le due hanno iniziato a guadagnare sul terzetto formato da Carpella, la polacca Nedza-Kubiniec e la russa Ivanova, arrivando al poligono con 26” di vantaggio.
In piedi molte atlete sono andate in difficoltà. Klemencic è uscita in testa con due ricariche, mentre Ivanova ha usato una ricarica ma è stata velocissima trovandosi così in compagnia della tedesca Braun (due ricariche). Purtroppo anche Carpella ha avuto problemi mancando ben quattro bersagli con i primi cinque proiettili, ma è stata brava e lucida a limitare i danni utilizzando bene le tre ricariche e dovendo così girare solo una volta. L’azzurra è uscita dalla serie in piedi al quinto posto a 55”5, scavalcata dalla ceca Mararikova.
Nell’ultimo giro Klemencic è andata a tutta, così la Slovenia ha cambiato con un vantaggio di 16”7 sulla Germania, che si è ben difesa con Braun, mentre la Russia ha cambiato a 40” e l’Italia quarta a 1’26”, poco più avanti rispetto a Polonia e Repubblica Ceca.
In seconda frazione, Zorc ha visto presto dimezzarsi il suo vantaggio sugli sci, ma la slovena è stata brava al poligono, utilizzando una ricarica e uscendo avanti con 13” su Hermann costretta a utilizzare due ricariche. Anche la russa Diuzheva ha dovuto fare ricorso a due ricariche, finendo la sua serie a 50”. Sara Scattolo ne ha approfittato per riavvicinare l’Italia, recuperando diversi secondi e uscendo dal poligono con 1’05” di svantaggio dopo aver utilizzato una ricarica proprio per coprire l’ultimo bersaglio. A 3” da lei la ceca Jandova, poi la polacca Gembicka.
Anche nel secondo giro la slovena ha perso qualcosa sugli sci rispetto a Hermann, mentre Scattolo ha mangiato altri secondi alla russa Diuzheva, avvicinandosi alla zona podio. In piedi Zorc è andata in crisi, commettendo errori a ripetizione e girando addirittura tre volte, ma anche Hermann ha sbagliato tanto rimediando un giro di penalità. Diuzheva e Scattolo, però, non ne hanno approfittato, finendo per rimediare una penalità anche loro. Così Hermann ha presto la testa con 28” di vantaggio sulla ceca Jandova, brava a utilizzare due ricariche. Scattolo è riuscita comunque a prendere il terzo posto agguantando Zorc a 55”. Quindi la polacca Gembicka a 1’23” e la russa Diuzheva, molto più lenta con le ricariche, a 1’29”.
Nell’ultimo giro Hermann ha messo la quinta marcia, così la Germania ha cambiato con un vantaggio di 42” sulla Repubblica Ceca, poi Italia e Slovenia a 48”, grazie alla splendida collaborazione tra Scattolo e Zorc. Quindi la Russia a 1’22” con la Polonia.
La metà gara maschile si è aperta con Lodl costretto a utilizzare due ricariche a terra ma bravo a uscirne velocemente. Alle sue spalle il ceco Kocian e l’azzurro Betemps sono stati però protagonisti di una serie da urlo, quasi dimezzando il proprio svantaggio, rispettivamente a 27” e 32”. Più in difficoltà gli altri, costretti ad affidarsi a diverse ricariche, così lo sloveno Trojer ha perso l’italiano salendo a 1’09” di svantaggio, avvicinato dal polacco Gunka a 1’16” e il russo Zubarev a 1’21”, ma colpevole di un’infrazione che è poi costata la squalifica della squadra russa.
Dopo un giro interlocutivo, nella serie in piedi Lodl è stato perfetto, ma alle sue spalle anche Betemps e Kocian sono stati veloci e precisi, così il tedesco ha mantenuto un vantaggio di 32” sulla coppia formata dal valdostano e il ceco. Quindi il polacco Gunka con una penalità a 1’17”, mentre Zubarev è stato costretto a girare, finendo a 2’01”, mentre lo sloveno Trojer ha girato addirittura due volte, portando la sua squadra a 2’36”.
Nell’ultimo giro della frazione, Lodl è crollato, Betemps è andato a tutta e al cambio l’Italia si è trovata ad appena 10” dalla testa. Poco più dietro la Repubblica Ceca a 17”, mentre Gunka con una grande azione ha portato la Polonia a 39”. Quinto posto per la Russia a 1’57”.
L’ultima frazione si è così aperta con la Germania avanti e l’Italia a inseguire. Köllner ha tenuto un buon ritmo, guadagnando qualche secondo su Elia Zeni, sul ceco Manek e il polacco Badacz. Il tedesco è stato anche veloce nella serie a terra, utilizzando una ricarica ed uscendo con 27” sul trentino, anch’egli con una ricarica. Manek invece è stato costretto a due colpi aggiuntivi finendo a 45”, mentre il polacco Badacz è crollato a 1’30” dovendo girare.
Köllner è stato molto veloce sugli sci, arrivando all’ultima serie con un vantaggio rassicurante di 32” su Zeni. Ma il tedesco ha sentito la tensione ed è andato in crisi, commettendo ben quattro errori e girando. Zeni ha quindi avuto la grande occasione di agganciare la vetta, ha aperto male, ma poi è stato superlativo a coprire con precisione e velocità i restanti bersagli, uscendo così in testa assieme al tedesco, comunque bravo a venire a capo di una situazione complicata, limitando non poco i danni. Manek non ne ha invece approfittato, lento nel coprire le ricariche e restando a 25”, mentre Badacz è rimasto ai piedi del podio a 1’15” per una squadra polacca veramente molto fallosa.
Nell’ultimo giro è stato così duello tra Zeni e Köllner, che si è risolto a favore del tedesco, bravissimo nella sua azione finale, dopo aver resistito agli attacchi precedenti del trentino delle Fiamme Oro, staccando l’azzurro addirittura di 18”. Il ceco Manek ha tagliato il traguardo a 59”, mentre il polacco Badacz a 1’23”. Insomma, Köllner ha mostrato grande qualità, ma l’Italia può ancora una volta festeggiare una squadra giovane ed altamente competitiva.
CLASSIFICA FINALE TOP 5
1° Germania 1:15’18.4 (2+13)
2° Italia +18.3 (2+10)
3° Rep. Ceca +59.5 (0+8)
4° Polonia +1’23.4 (3+19)
5° Slovenia +2’34.1 (5+15)