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Biathlon , Coppa del Mondo

Biathlon – La Svezia domina la staffetta femminile di Hochfilzen davanti a Russia e Francia. 13esimo posto per l’Italia

Strapotere svedese nella staffetta femminile di biathlon a Hochfilzen (Austria). Nella seconda giornata della terza tappa della Coppa del Mondo 2021/2022, il quartetto composto da Linn Persson, Anna Magnusson, Elvira Oeberg e Hanna Oeberg si è imposto infatti con estrema autorità. Al termine di una prova quasi esemplare, sporcata solamente da un’ultima serie di tiro titubante quanto ininfluente della maggiore delle sorelle, la formazione scandinava (1+8) ha chiuso con  29 secondi  di vantaggio sulla sorprendente Russia (Vasnetcova-Mironova-Nigmatullina-Reztsova), che con dieci ricariche totali ha saputo approfittare al meglio delle difficoltà di Francia e Germania, e soprattutto delle debacle di Norvegia e Bielorussia.
Terzo gradino del podio per il quartetto transalpino (Bescond, Anais Chevalier, Chloe Chevalier, Braisaz-Bouchet), che deve recriminare per una seconda parte di gara con tante ricariche (14 complessive alla fine). Non basta per la top-3, al contrario, una seconda metà molto convincente alla Germania (1+10), che è partita ad handicap con una brutta prestazione di Voigt ma da lì è lentamente risalita grazie a Denise Herrmann, Vanessa Hinz e Franziska Preuss. 

Chiude quinta l’Ucraina (0+13) a 1’33", davanti alle padrone di casa dell’Austria che con sole 5 ricariche totali hanno sognato anche il podio sino alla quarta frazione. Grandi deluse di giornata certamente Norvegia, settima a 1’53" (1+13) e mai il lizza per le prime posizioni e la Bielorussia, nona a 2’08". 

Per quanto riguarda la prova dell’Italia, dopo l’ennesimo strepitoso avvio di Lisa Vittozzi che ha cambiato in testa insieme alla Svezia, il trend è stato come prevedibile in calando, e pur senza finire mai nel giro di penalità (0+11) alla fine è arrivato un tredicesimo posto finale a 2’53" dalla Svezia. Data l’assenza di Dorothea Wierer non c’erano comunque aspettative su questa prova. 

La cronaca dettagliata della staffetta

Primo giro di totale controllo, con selezione minima sugli sci stretti e tutte le atlete che si preparano al meglio per la prima serie della gara. Eccezionale poligono di Lisa, con l’Italia che si porta in testa, mentre perdono subito terreno Francia, Russia e Norvegia con un paio di ricariche utilizzate da Tandrevold, Vasnetcova e Bescond. Il ritmo delle prime resta però blando e i distacchi si accorciano prima della serie in piedi. La sappadina chiude però ancora tutti i bersagli rapidamente creando enorme selezione, con le sole Svezia (Persson) e Svizzera (Cadurisch) capaci di restare vicine. Male Voigt che gira e affossa immediatamente la Germania, relegandola a oltre un minuto, ma anche le altre grandi favorite Francia, Norvegia e Bielorussia restano a oltre mezzo minuto dalla strepitosa azzurra. Nella tornata finale Persson si mette a tirare e cambia in testa insieme a Vittozzi, con Polonia a 12" e Svizzera a 20". Il distacco finale per Bescond, Vasnetcova e Tandrevold è di 40", Leshchanka a 55" e Voigt chiude a 1’15".
Parte la frazione di Samuela Comola, che perde subito le code di Magnusson e viene lentamente ripresa nella tornata anche da Zuk. Come da copione, da dietro tutte le nazioni principali recuperano tanto terreno, accorciando sulla testa. Nella serie a terra trovano lo zero sia Svezia che Italia che restano davanti, ottimi i poligoni di Chevalier, Hauser e Mironova che riportano i propri team ai piedi del podio, in compagnia della Polonia. Il gruppo delle inseguitrici si ricompatta nel secondo giro, con Comola ripresa dalle altre, mentre è Knotten a fare più fatica e tenere lontana la Norvegia. Poligono in piedi estremamente selettivo, la Francia scappa in testa davanti a Austria e Svezia, mentre Comola dopo aver avuto bisogno di due ricariche, resta in compagnia della Russia a 35" dalla testa, ripresa anche dalla stessa Knotten. Nell’ultimo giro i distacchi rimangono abbastanza invariati, la Francia cambia con una decina scarsa di secondi su Svezia e Austria, poi una sorprendente Estonia a 22". L’Italia è decima a 55", scavalcata dalla rimonta di Herrmann ma davanti a Knotten. 
Elvira Oeberg si riaggancia immediatamente a Chloe Chevalier, mentre Schwaiger non può tenere il passo e si allontana. Fauner resta aggrappata alle code di Kalkenberg, ma entrambe perdono molto terreno dalla testa. Elvira lascia sul posto una Chevalier imprecisa e guadagna quasi 30", imprimendo uno stampo pesante sulla competizione. Bene Schwaiger che tiene vive le speranze di podio delle padrone di casa, poi Russia e Germania che gradualmente recuperano terreno. Ancora male la Norvegia, che resta in compagnia dell’Italia a 1’30". Elvira ha bisogno di una sola ricarica anche in piedi e cementa la fuga svedese, 53" sull’Austria e oltre un minuto su una imprecisa Chloe Chevalier. Tanti errori complessivi, si salvano all’ottavo colpo Russia (Nigmatullina) e Germania (Hinz) e poco dopo anche l’Italia con Fauner, mentre gira una Norvegia in crisi nera. Distacchi abissali in chiusura di terza frazione, con Hanna Oeberg che parte con oltre un minuto e mezzo rispetto a Austria, Russia e Francia. Svizzera quinta poco distante dal terzetto, poi la Germania. Fauner chiude i suoi discreti 6km a 3 minuti, davanti alle ben più quotate Bielorussia e Norvegia. 

Rieder viene saltata con estrema facilità da Reztsova e Braisaz, che si lanciano verso il podio. In tutta tranquillità la maggiore delle sorelle Oeberg copre i cinque bersagli a terra con 6 colpi e mantiene il grande vantaggio. Un’ottima serie di Reztsova lancia la Russia in seconda piazza, mentre paga 30" Braisaz in grande difficoltà ma capace di evitare il giro di penalità. Super Preuss rilancia le ambizioni di podio della Germania, ormai a soli 15", Carrara scivola a 3’20. Le posizioni sembrano congelate, Braisaz non recupera sulla russa ma aumenta il margine su Preuss in vista dell’ultima serie. Clamorosa serie in piedi di Hanna che manca tre bersagli (e ne sborda un quarto), prima di mancare comunque la ricarica e finire in un giro di penalità ininfluente sul risultato. Doppio errore per Reztsova ma il secondo posto è garantito per via dei problemi di Braisaz, che si salva ma viene quasi ripresa da Preuss. Austria e Ucraina si giocano il quinto posto, mentre Eckhoff e Sola si giocano in pista il probabile settimo posto finale. Braisaz mantiene il margine su Preuss e non lascia rientrare la Germania, Italia tredicesima.

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