Le polemiche nei suoi confronti l’hanno indispettita. Tatiana Sorina non ha accettato le accuse di Johaug e degli allenatori norvegesi, che hanno indicato la russa come la causa della sconfitta della campionessa del mondo nella 10 km a skating di Lillehammer, per appena tre decimi. Al termine della gara vi era stato anche un duro confronto tra l’allenatore norvegese Iversen e il tecnico russo Sorin, allenatore e marito proprio della forte atleta russa.
Sorina è stata accusata di aver penalizzato Johaug per esserle stata troppo vicina nel corso dei due giri in cui le due atlete si sono trovate insieme in pista, calpestandole anche gli sci e i bastoni. "Cose che possono accadere e che dovrebbero risolversi le atlete parlando tra loro" aveva affermato Sorin.
Tatiana Sorina è rimasta in silenzio, non ha preso la parola, non ha cercato di rispondere alle parole di Johaug. Ma nel frattempo si è caricata per vendicarsi di questi attacchi disputando una grande terza frazione. Sorina si è trovata in pista con Ebba Andersson e la stessa Johaug, non mollando mai le code della norvegese che ha fatto di tutto per staccarsi, ma invano. «Non temevo di essere con lei in staffetta – ha affermato Sorina a Match TV dopo la gara – anzi, l’ho voluto io, perché non mi è piaciuto come ha parlato di me ieri (sabato, ndr), accusandomi della sua sconfitta. Oggi volevo solo correre con lei». E pensare che per tutta l’estate Sorina sognava di allenarsi con Johaug, stimandola moltissimo come atleta.
Sci di Fondo – Sorina: “Ho voluto essere nella frazione con Johaug perché non mi erano piaciute le sue accuse”
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