Vetle Christiansen vince la seconda gara della carriera facendo suo l’inseguimento di Östersund grazie ad una condotta regolare (0-0-1-0) che gli ha permesso di avere la meglio su Sebastian Samuelsson (1-1-1-1, staccato di 9"8) e di Emilien Jacquelin (0-0-2-1, +11"0).
Ma appena ai piedi del podio c’è spazio per l’Italia grazie al più giovane del terzetto azzurro, il ventunenne Tommaso Giacomel (0-1-0-0) che risalendo dalla piazza 26 è stato in battaglia per la quarta piazza in un gruppo regolato da Michal Krcmar (0-0-1-0, +51"5) per poi finire settimo lamentando quel pizzico di inesperienza inevitabile per un classe 2000; davanti a lui anche il finlandese Tero Seppala (1-0-0-0, a sua volta al miglior risultato della carriera) e l’eterno Simon Eder che completa l’ennesima gara senza errori, unico tra gli atleti oggi in pista.
Una grande prova dunque per Tommaso Giacomel, capace di stampare il terzo tempo assoluto nell’inseguimento (3"5 in più di Christiansen) con riscontri al vertice anche per quanto riguarda Shooting e Range Time. Di certo la meccanica di tiro veloce è un marchio di fabbrica e quando si accompagna alla precisione i risultati possono essere questi. Quello che più conta è però che nella prima occasione in cui si è trovato nelle zone calde della classifica, gambe e braccia non hanno tremato, anzi: nel poligono finale il finanziere trentino di Imer ha stampato un 21"5 di shooting time senza errori. Insomma, la testa c’è ed oggi se ne è avuta un’altra dimostrazione. Va da sè che quello di Giacomel sia il miglior risultato sin qui per un atleta nato nel terzo millennio: tanta roba. Ed alle sue spalle, ecco spuntare Johannes Bø, ancora in difficoltà a terra quanto preciso in piedi per guadagnare una sola posizione rispetto alla sprint di giovedì.
Detto del risultato del primierotto figlio d’arte, l’inseguimento che ha completato la duplice tappa di Östersund ha mietuto diverse vittime, come il padrone di casa Martin Ponsiluoma (12° con 5 errori), il francese Quentin Fillon Maillet (16° a sua volta con 5 giri di penalità) o il maggiore dei fratelli Bø, solo 28° e a sua volta iscritto al club dei 5 bersagli mancati. Meglio ha saputo fare Lukas Hofer, incappato in 4 errori a terra – 3 nel secondo poligono – ma poi capace di riprendersi in piedi per non sbagliare più e chiudere ventesimo, con Dominik Windisch (1-2-1-0) 42° e Tomas Bormolini (1-0-2-1) 44°. Alla gara non ha preso parte Sturla Lægreid per un mal di gola che ha suggerito di prendersi un nuovo giorno di stop dopo la staffetta di ieri.
Biathlon – Uno splendido Giacomel settimo nell’inseguimento di Christiansen
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