Mentre Niskanen e i fondisti della nazionale norvegese hanno preferito non prendere parte alla 15 km in skating maschile, al contrario di quanto fatto dall’intera squadra russa. Al microfono di Match TV, Elena Välbe non ha risparmiato le proprie critiche nei confronti di coloro che hanno preferito non gareggiare, nonostante a termini di regolamento fosse possibile.
«Non siamo stati noi a decidere se gareggiare o meno, lo ha fatto la giuria. Per me è strano che qualcuno non abbia partecipato. Il tempo è meraviglioso, la temperatura non era sotto i -20° e nemmeno c’era vento. A mio parere il tempo è normale per una gara di sci di fondo».
Välbe ha poi ricordato i suoi tempi, mandando una frecciatina agli atleti che hanno deciso di non gareggiare: «Una volta ho corso anche a una temperatura di -27°. Le guance e le orecchie erano gelate. Ora ci sono i nastri sul viso e vestiti più tecnologici che permettono agli atleti di mantenersi più caldi. Ai miei tempi ci strofinavamo le guance con grasso d’oca. Non è la prima volta che i norvegesi decidono di rinunciare a una competizione. Sappiamo che non possono correre al freddo, oppure rischiano di sentirsi male per il caldo estremo. È un peccato quando c’è una così bella competizione, soprattutto nell’anno olimpico. Anche se ieri non hanno mostrato nulla di soprannaturale. Lillehammer avrà una buona pista e un clima confortevole. Voi ricordate quali furono le ultime gare di Coppa del Mondo cancellate? Non stiamo giocando a scacchi, dobbiamo prepararci».
Välbe: “Io gareggiai anche a -27° con grasso d’oca sulle guance; è sci di fondo, non giochiamo a scacchi”
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