Troppa fame, voglia di vincere, dimostrare di essere senza dubbio la numero uno. Mentre i suoi compagni di squadra uomini e quattro sesti della squadra femminile rinunciavano a gareggiare nella pursuit in skating di Ruka, a causa di un clima glaciale, Therese Johaug, così come la sua compagna Heidi Weng, decideva di prendere parte alla gara.
Troppa la voglia di recuperare lo svantaggio da Frida Karlsson, raggiungerla in pista e scavalcarla, tornare a tagliare il traguardo a braccia alzate per una vittoria, dimostrare che quanto accaduto il giorno precedente era stato solo un incidente di percorso. Così Johaug ha deciso di sfidare anche il freddo: «Ho messo del nastro adesivo sulle cosce – ha raccontato Johaug a NRK – ho fasciato tutte le dita e ho corso con due mutande. Avevo così caldo durante il riscaldamento. Sudavo, sudavo e sudavo. Ho pensato che ieri facesse più freddo» ha raccontato la campionessa norvegese con il sorriso.
Dopo i vari rinvii, Johaug ha deciso di prendere parte alla gara. Una scelta arrivata però solo cinquanta minuti prima del via. «Ovviamente hai qualche dubbio, quando vedi che nessuno dei ragazzi gareggerà e sia Raghnild (Haga) che Lotta (Udnes Weng) avevano deciso di non partire. Io e Heidi (Weng) viviamo nello stesso appartamento, ci siamo guardate e abbiamo pensato a cosa avremmo fatto. Appena sono uscita, ho pensato "Io vado". A quel punto nessuno poteva fermarmi, ormai avevo deciso. Se inizi a dubitare nel riscaldamento, ti condizioni dal punto di vista mentale».
Quanto accaduto il giorno precedente, ha poi spinto Johaug a scendere in pista, insieme alla necessità di gareggiare. «Avevo fame di vendetta. E poi sento che il mio corpo ha bisogno di gareggiare. Non ho disputato tante competizioni sulla neve e ne ho necessità. Dal momento che il programma prevede di non partecipare al Tour de Ski, non ho molte gare a disposizione prima di fine 2021».