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Sci di Fondo – Svahn shock: “Sono costretta a saltare le Olimpiadi”

Le Olimpiadi di Pechino perdono già una delle più probabili protagoniste. Linn Svahn ha annunciato questa mattina, che non potrà prendere parte ai Giochi Olimpici del prossimo febbraio, a causa dell’infortunio alla spalla subito lo scorso anno a Ulricehamn, che le ha provocato numerosi problemi a partire dalla parte finale della passata stagione ed è stata però operata soltanto a settembre.
La svedese era a conoscenza della notizia già dal giorno dell’operazione, quando si è risvegliata dall’anestesia, ma per settimane si è tenuta tutto dentro perché per lei era una realtà difficile da accettare. Un’operazione arrivata troppo tardi, in quanto Svahn si era infortunata lo scorso febbraio in occasione della tappa di Coppa del Mondo a Ulricehamn, a causa di una caduta in batteria. La voglia di recuperare in vista dei Mondiali di Oberstdorf, ai quali arrivava da favorita, l’ha spinta a forzare, a non sentire determinati segnali. Lo staff medico ha optato per una terapia conservativa, ma le cose in Germania non sono andate affatto bene. Successivamente, si è proseguito sempre su questa linea, ma in estate però è stato chiaro che le cose non stavano andando nel verso giusto. Così si è optato per un nuovo consulto medico e con sette mesi di ritardo si è deciso di operare, anche per rendersi realmente conto di quali fossero i problemi all’interno della spalla.
In quel momento le cose sono state subito chiare: il danno era troppo esteso, impossibile pensare di guarire per i Giochi di Pechino, in quanto la riabilitazione richiederà tempo.

Questa mattina Svahn ha quindi deciso, a distanza di due mesi, di aprirsi e svelare a tutti questa notizia per lei triste. Ha aspettato a farlo, troppo dura accettare. Così in un hotel di Stoccolma, dove era presente per un incontro con l’ortopedico Stefan Sundelin, si è presentata per parlare con l’Expressen e svelare la verità: «Subito dopo l’operazione mi è stato detto che non avrei partecipato ai Giochi. Purtroppo si è scoperto che la situazione della spalla era peggiore di quanto previsto. Per me è stata una mazzata, anche se, allo stesso tempo, ero ben preparato. Il mio medico mi aveva spiegato che c’era il rischio che avrebbero dovuto sistemare molto alla spalla e in quel caso, probabilmente, non sarei stata in grado di gareggiare quest’inverno. Ma probabilmente non ero davvero consapevole che il messaggio sarebbe stato così chiaro, che sicuramente non avrei fatto le Olimpiadi».
Incredibile come la Svezia abbia perso una delle grandi favorite all’oro olimpico per una diagnosi sbagliata.

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