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Olimpiadi 2030 – Si candida anche la Francia? Ma si va verso l’ennesima Olimpiade in Asia

Tra le candidate ad ospitare i Giochi Olimpici del 2030 potrebbe esserci anche la Francia. Secondo, quanto riferito da biathlonlive.com, la il dipartimento della Savoia sembrerebbe interessato a organizzare le Olimpiadi del 2030. La regione Auvergne Rhône-Alpes e il dipartimento della Savoia non hanno ancora avanzato però la propria candidatura ufficiale, anche se avrebbero l’interesse di farlo. Sicuramente si tratterebbe di una proposta interessante, in quanto coinvolgerebbe realtà che hanno spesso ospitato competizioni internazionali di Coppa del Mondo.
La Francia troverebbe però una concorrenza a dir poco agguerrita in vista dell’elezione che avverrà nel 2023 in occasione della 140ª sessione del CIO a Mumbai, in India. A oggi sono già quattro le città che stanno seriamente valutando di candidarsi: Vancouver (Canada), Sapporo (Giappone), Salt Lake City (Stati Uniti) e Barcellona con i Pirenei (Spagna). Curiosamente tutte queste città hanno già ospitato le Olimpiadi Invernali oppure estive, come nel caso della città catalana, che in caso di successo sarebbe la seconda nella storia a ospitare sia i Giochi Estivi che Invernali dopo Pechino.
Alcune candidature sembrerebbero vivere però un momento di difficoltà. Quella di Vancouver, per esempio, sembrerebbe essere stata indebolita dopo che un sondaggio nella Columbia Britannica ha rivelato che solo il 43% degli intervistati era favorevole ai Giochi e il 45% contrario. Ma più sorprendentemente, l’entusiasmo per i Giochi invernali è totalmente assente, visto che il tasso di interesse per le Olimpiadi si è fermato a 17 punti.
Anche Barcellona sta trovando una crescente opposizione. Un gruppo contrario alle Olimpiadi Invernali, soprannominato “Stop JJOO” (Stop the Olympic Games) contesta la rilevanza del progetto e soprattutto il suo costo, in un contesto di riscaldamento globale. Gli oppositori invocano un referendum e hanno già annunciato diverse manifestazioni nei prossimi mesi.

Per quanto riguarda Salt Lake City, il problema è la vicinanza con le Olimpiadi Estive di Los Angeles, che si disputeranno nel 2028. Queste, ovviamente, causerebbero un calo di interesse economico attorno agli eventuali giochi invernali. Per questo motivo l’ipotesi è di candidarsi nel 2034, quando però potrebbe trovare la pericolosissima candidatura della Norvegia.
La città più forte, tra le quattro, sembrerebbe essere Sapporo. Dopo aver già ospitato alcune gare delle Olimpiadi Estive di Tokyo, Sapporo potrebbe cercare di arrivare dove è stata costretta a fermarsi in occasione della candidatura ai Giochi 2026, quando i danni del forte terremoto nell’isola di Hokkaido suggerirono di ritirare la proposta. Il 92% delle sedi di gara è già esistente e il sostegno del Comitato Olimpico Giapponese è forte. A questo aggiungiamoci che il CIO è in debito con il Giappone, dopo aver regolarmente ospitato le Olimpiadi Estive di Tokyo nonostante le restrizioni.
Non dovrebbe invece candidarsi l’Ucraina con Leopoli, a seguito dello scandalo doping che ha colpito il Comitato Olimpico Ucraino.
La sensazione è che per la terza volta nelle ultime quattro edizioni, i Giochi Invernali si disputeranno in Asia.

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