Non solo la team sprint. Alle Olimpiadi di Pechino dovrebbe essere stato accorciato anche il percorso della sprint, anche se non è arrivata ancora alcuna comunicazione ufficiale da parte della FIS.
Ne hanno discusso sul portale Championat i tecnici della nazionale russa di sci di fondo. Particolarmente critico il commento di Yuri Borodavko, tutt’altro che felice per la riduzione del percorso olimpico: «La salita prima dell’arrivo rimarrà comunque – ha affermato l’allenatore di Bolshunov – perché è quella che conduce allo stadio. La parte lontana sarà tagliata. I cambiamenti non sono a favore degli atleti più resistenti, quindi non a nostro favore. I nostri atleti sono di natura dei distance, che sarebbero stati avvantaggiati da un giro più lungo. Siamo diversi dagli altri perché abbiamo una maggiore resistenza. Questo è a vantaggio di chi ha squadre composte da sprinter. Tutto è per fare un piacere ai norvegesi, questa è una loro iniziativa».
Meno critico Yegor Sorin: «A favore di chi sarà, lo capiremo solo a febbraio. Adesso è difficile dire qualcosa. Per i velocisti puri è meglio, certo, ma deciderà la prontezza di tutti, sia velocisti, oppure completi o distance. Abbiamo anche velocisti: Gleb Retivykh e in una certa misura Alexander Terentev, che ora sta lavorando con Yuri Borodavko sulla resistenza. Ma, naturalmente, un anello più lungo era adatto a Bolshunov al cento per cento. Quanto agli altri, non direi ora che per loro un anello lungo sarebbe meglio di uno corto. Se influenzerà la selezione? Se ci fosse un grande anello per la team sprint, sarebbe stato necessario affidarsi ad atleti con velocità e resistenza. Dato che il percorso è stato accorciato, possono essere presi in considerazione anche gli sprinter puri. Ma in questo format, di norma sono importanti sia le abilità di sprinter che quelle da distance».
Così ha commentato Sergei Turyshev, assistente dell’allenatore senior della squadra nazionale di sci russa Markus Cramer: «Per quanto ne sappiamo, la distanza della sprint è già stata ridotta a un chilometro e mezzo sia per gli uomini che per le donne. Sarà lo stesso anche per la team sprint: lo stesso chilometro e mezzo. So che ci sarà una salita finale. L’intero anello sarà, da un lato, non difficile, ma anche non semplice. Ci saranno molte salite dolci e solo alla fine ci sarà una parte di una ripida salita. Ma non ci saranno salite così ripide come ai Mondiali del 2021 a Oberstdorf. Molto probabilmente, tutto ciò andrà a beneficio dei velocisti se parliamo di uomini. Più lunga è la distanza della sprint, più possibilità hanno i distance. Per quanto riguarda le donne, a un chilometro e mezzo le distance possono fare abbastanza bene».