Nell’estate tormentata del salto norvegese, l’annuncio di Maren Lundby che ha deciso di rinunciare alla stagione olimpica 2021/22, è stato forse il momento più doloroso. La campionessa norvegese, impegnata in questo periodo nel programma "Skal vi danse", una sorta di Ballando con le Stelle, ha ammesso di avere problemi di peso e di avere intenzione di recuperare prendendosi i tempi giusti, rinunciando così all’intera stagione che porterà alle Olimpiadi di Pechino.
Non è però un ritiro, Lundby vuole tornare e soprattutto ha intenzione di farlo da vincente, come ha ammesso in Good Morning Norway, programma di TV2, questa mattina. L’obiettivo sono le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: «Non ho intenzione di rinunciare al salto. Punto sulle Olimpiadi del 2026. Ovviamente l’obiettivo anche lì sarà il podio».
Dopo aver spento l’inutile polemica sulle dichiarazioni di Iversen, che aveva settimane fa criticato la sua scelta di partecipare al programma tv, svelando di essersi sentita e chiarita con il fondista, Lundby è tornata sulla sua decisione di spiegare apertamente i motivi della sua rinuncia alla stagione: «È stato bello spiegare perché mi fermerò e chiamare le cose con il loro nome, dire come stanno realmente. Da cosa deriva il problema? Invecchio e le cose cambiano. In ogni caso, ero troppo lontana dall’essere dove voglio per poter trovarmi in lotta per la vittoria alle Olimpiadi. Avrei potuto partecipare, ma vorrei sottolineare che è stata una mia scelta. Le mie aspettative sono alte e, se voglio partecipare, voglio vincere. Non partecipo a una gara di salto per diventare la quindicesima».
La campionessa olimpica ha quindi voluto chiarire che nessuno nel corso della sua carriera le ha mai fatto pressioni sul peso. «No, il peso è una parte dello sport del salto che non ho mai affrontato prima di diventare adulta. Che io abbia vissuto sotto tale pressione da quando ero piccola, non è vero. Negli ultimi anni, il peso è stata l’ultima cosa che mi è servita per essere molto competitiva. Ma deve esserci molto altro, che è importante trasmettere ai più giovani. Il peso è in un certo senso una parte di esso, ma non qualcosa su cui dovresti iniziare a concentrarti troppo presto».
Allora ti aspettiamo in Italia, Maren!
Lundby tranquillizza: “Non è un addio al salto, mi vedrete a Milano-Cortina 2026”
![](https://www.fondoitalia.it/wp-content/uploads/fileadmin/archivio/fondoitalia/lundby_tv2.png)
Ti potrebbe interessare
Giochi Olimpici – Edizioni 2030 e 2034: Alpi Francesi e Salt Lake City-Utah uniche candidate, lo conferma il CIO
Si stringe il cerchio attorno ai Giochi Olimpici del futuro. A oggi non si sa ancora a chi darà il testimone a
Sport&Life – “Drop Out: l’abbandono dell’attività sportiva in età adolescenziale”, la tesi di Marco Giavedon per il corso allenatori di 3° livello
Il corso allenatori di terzo livello di sci di fondo che lo scorso 22 settembre a Predazzo ha decretato la
Tribunale di Milano dà ragione a Basic: l’accordo tra FISI e Armani è “ineseguibile”
Il tribunale di Milano, con decisione del giudice Federico Salmeri, ha rigettato l’istanza presentata