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Sci di fondo

Sci di fondo – Dahqlvist vuole la sua prima Olimpiade: “Non sarà facile, la Svezia ha una squadra competitiva, ma ho fiducia in me stessa”

A 27 anni sogna di poter rappresentare la sua Svezia alle Olimpiadi per la prima volta nella sua carriera. Maja Dahlqvist non era infatti riuscita a qualificarsi per i Giochi di Pyeongchang del 2018, esplodendo in campo internazionale proprio l’anno successivo, nella stagione 2018/19, quando chiuse sul podio della coppa di specialità sprint e vinse anche l’oro nella team sprint, in coppia con Stina Nilsson, medaglia poi confermata anche pochi mesi fa a Oberstdorf in coppia con Jonna Sundling.
Fino alla stagione 2017/18, anno di Pyeongchang, Dahlqvist aveva conquistato un solo podio individuale in Coppa del Mondo, proprio in quella stagione a Dresda. Da allora sono arrivati invece altri undici podi, tutti nelle sprint, compresa la bella vittoria ottenuta a Ulricehamn. Senza dimenticare i cinque successi nelle team sprint, arrivati in coppia con Nilsson, Ingemarsdotter e Svahn. Numeri che basterebbero per indicarla come una delle possibili favorite per le medaglie, se non fosse che qualificarsi nella squadra svedese non sarà scontato nemmeno per un’atleta del suo valore. La Svezia femminile, infatti, potrà portare solo otto atlete alle Olimpiadi e ovviamente la lotta è piuttosto serrata, anche perché oltre alla sprint ci sono da considerare anche gli altri format. Karlsson, Svahn (salute permettendo), Andersson e Sundling sono praticamente già certe del posto, quindi sarà sfida serrata per gli altri. Non dimentichiamoci che ci sono sempre atlete del calibro di Kalla, Ribom, della neo arrivata Haggström, la stessa Lundgren. Insomma Dahqlvist non può dare nulla per scontato, anche se lo scorso anno fu la terza miglior svedese in Coppa del Mondo.
«Nella nostra squadra nazionale sprint, il livello è incredibile – ha affermato Dahqlvist al sito norvegese Langrenn.com – ci spingiamo a vicenda ogni giorno e durante ogni allenamento è una piccola competizione. Ci porta a migliorare. Arrivare alle Olimpiadi sarà difficile. Devo già qualificarmi prima di pensare alle medaglie. Ma ho fiducia in me stessa, penso che il mio livello sia più alto rispetto agli anni precedenti. Inoltre, la quota non è un problema per me. Sono sempre riuscita a brillare nelle competizioni in altura, non c’è motivo che non continui così». 

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