Camminando lungo le limpide strade della piccola cittadina finlandese di Laukaa, si viene immediatamente assaliti da una sensazione di estrema tranquillità, di pace e di serenità che sono connaturati ed intrinsechi nei quasi seimila abitanti che popolano questa deliziosa città posta proprio al centro della famosa regione del Lakeland finlandese ed a soli venti chilometri a nord della più conosciuta e popolosa Jyväskylä.
Pace, serenità e sicurezza che si riflettono ed avvolgono fin da subito chi voglia visitare questo piccolo paradiso “Made in Suomi” allo stesso modo nel quale i due principali specchi d’acqua, il lago Peurunka alla sua sinistra ed il Saraavesi alla sua destra, modellano gentilmente il centro città di Laukaa, diviso ordinatamente nel mezzo dallo scorrevole passaggio della statale 637 che da Jyväskylä porta verso Kuopio.
I principali aspetti che regala questo incantevole paesino finlandese sono quelli di dare grande sicurezza a chi la visita, di essere immersi in un silenzio che ogni giorno dell’anno fa da piacevole sottofondo ai suoi comunque laboriosi ed educati abitanti, ma soprattutto di essere circondati da un territorio nel quale madre natura nella sua massima rappresentazione, caratterizza ogni angolo della sua vasta municipalità vuoi che siano i villaggi circostanti al centro del paese, immersi nei boschi e nelle infinite foreste o espressa dai suoi centoventinove limpidi laghetti nei quali una sosta per tirare un lungo respiro a pieni polmoni o per lanciare l’amo della canna da pesca è d’obbligo sia se si è li solamente di passaggio e se si ha la fortuna di viverci.
E chi in questo specifico e particolareggiato contesto ci è nato e vissuto e di quegli aspetti di serenità, semplicità e cordialità sono in lui da sempre parte integrante del suo carattere dentro e fuori le gare, è il suo concittadino di maggior prestigio che da oramai un lustro è parte dell’elite mondiale della combinata nordica, il venticinquenne nativo della municipalità di Laukaa, Eero Hirvonen.
Il combinatista finlandese dopo due stagioni difficili nelle quali è stato alle prese soprattutto con infortuni e difficoltà nel salto, sta cercando di tornare al suo antico livello e ora che è finalmente tornato in piena salute ha mostrato già buoni segnali nell'ultima tappa del summer GP svoltosi a Villach. Eero ha dato un altro segnale di conferma della sua ritrovata salute anche durante i recenti nazionali estivi finlandesi disputati a Kuopio in cui dopo aver preso il comando al termine della parte di salto ha lasciato la vittoria al suo grande amico Ilkka Herola che l’ha superato solo nella volata finale.
Un sorridente e sereno Eero ci raggiunge dopo una sessione di allenamento avuta nel centro sportivo del capoluogo della regione della Finlandia centrale, quella Jyväskylä che ha dato i natali al più grande saltatore della storia: il mitico Matti Nykänen al quale la settima città più popolosa di Finlandia ha dedicato i suoi trampolini che fanno da prestigioso sfondo al nostro gradevole incontro. Il talentuoso combinatista ci ricorda con piacere i suoi primi anni passati nel piccolo villaggio di soli quattrocento persone di Valkola, a sei chilometri dal centro vero e proprio di Laukaa, nel quale vi ha passato l’infanzia e frequentato la scuola elementare prima di trasferirsi nel centro del paese: «Penso che la mia sia stata una vita abbastanza normale, che è il riflesso del vivere e crescere in quell’ambiente così disteso. Io vengo da Valkola che è un villaggio molto piccolo e tranquillo. Da ragazzo dopo che ho provato i primi salti sull’Hs 20, avendo una buona resistenza e praticando già lo sci di fondo, il passaggio alla combinata nordica è stato naturale per me. Mi sono sempre piaciuti gli sport di durata ed il salto dal trampolino è stato subito molto coinvolgente per me.»
Contemporaneamente con il suo graduale sviluppo nella squadra nazionale finlandese di combinata, una volta iniziate le superiori è anche coinciso col suo trasferimento a Laukaa centro e successivamente con l’ingresso nel rinomato Jyväskylä ski klub che gli hanno permesso di raggiungere i primi successi in campo nazionale prima e in Coppa del Mondo successivamente. Ma Eero nonostante questi primi successi internazionali è sempre rimasto un ragazzo coi piedi per terra, grande amante della combinata e della regione che gli ha dato i natali per la quale funge anche da orgoglioso testimonial: «Penso di essere un ragazzo abbastanza normale e semplice nelle mie attività quotidiane. Quando non sono coinvolto nell'attività di Combinata Nordica, per rilassarmi mi piace andare a pescare e a caccia nei posti vicino a casa, perché la nostra regione presenta luoghi perfetti per queste attività. Quando sono a casa svolgo attività normali come fanno tutti i ragazzi della mia età, come uscire con gli amici e fare escursioni all'aperto nella nostra bellissima natura finlandese. Quindi niente di particolare per me.»
Eero, coi suoi occhi trasparenti che sembrano riflettere gli immacolati specchi d’acqua presenti nella sua Laukaa, ci racconta dei suoi idoli d’infanzia che l’hanno ispirato durante l’inizio della sua passione per la combinata nordica che però per una mera questione anagrafica non include un campione tanto caro alla sua terra natia: «Ovviamente qui a Jyväskylä, Samppa Lajunen è il nostro eroe e campione locale, ma io ero ancora troppo giovane quando Samppa si è ritirato dalla combinata nordica all'età di venticinque anni dopo aver vinto tutto a Salt Lake City 2002. Non seguivo la combinata nordica e il salto con gli sci allora. Quando ho iniziato più tardi da giovane atleta, Hannu Manninen stava dominando in Coppa del Mondo ed è stato il numero uno per molti anni e allo stesso tempo Janne Ahonen era il numero uno nel salto con gli sci. Quindi quei due sono stati il mio punto di riferimento quando ho iniziato a saltare con gli sci e praticare con la combinata nordica nel 2006.»
La scorsa stagione hai ottenuto tre top ten in Coppa del Mondo. Nessuna medaglia ai Mondiali di Oberstdorf. Che cosa è andato storto ?
“Ho avuto un inizio di stagione abbastanza buono. Dicembre è stato meglio degli ultimi due anni nei quali ho avuto diversi problemi fisici ed un operazione al ginocchio, anche se i miei salti li non erano del livello che io desideravo, poi probabilmente ero troppo stanco dopo gli allenamenti estivi e le prime gare che abbiamo fatto e forse avevo bisogno di più riposo. In seguito ho avuto problemi con la mano perché il tendine del mio polso si è infortunato prima di Oberstdorf ed è stato difficile allenarmi nella parte di sci e i miei salti non erano abbastanza buoni. Quindi nel suo complesso, il mio inizio di stagione è stato abbastanza buono ma ovviamente non sono contento della mia prestazione durante l'ultima stagione. Speravo di più perché in estate ero in ottima forma ma poi dopo Gennaio non tutto è andato come avevo programmato.”
Quale è ora la situazione del ginocchio e del polso in questo inizio della nuova preparazione estiva che ti porterà ai Giochi Olimpici?
“Ora non ho alcun problema. Posso allenarmi facendo tutti gli esercizi che voglio sia sul trampolino che sugli sci stretti. Anche l'estate scorsa è andata bene dopo l'operazione al ginocchio, ma ora sono completamente sano. Adesso, i problemi che avevo al ginocchio sono risolti. “
Riguardo l'obiettivo principale della prossima stagione olimpica, cosa sai dei nuovi trampolini e tracciati di Zhangjiakou? Hai avuto qualche feedback dal tuo staff e dagli allenatori della squadra finlandese?
“Ho visto solo alcune foto delle nuove venues per Pechino 2022 con il nostro team. Però credo che nessuno sappia come saranno i trampolini lì, ma al momento non mi disturba più di tanto. So che le piste sono in quota e questo influenzerà tutti, ma stiamo lavorando per questo perché l'estate scorsa e quest'estate stiamo vivendo a quelle altitudine nei nostri training camps che stiamo facendo nel centro Europa. Ovviamente le condizioni li saranno diverse perché normalmente in Coppa del Mondo non abbiamo quelle gare in altitudine che troveremo a Pechino."
Qual è il tuo principale punto di forza come combinatista?
“Certamente negli ultimi anni sono stato un buon sciatore nella parte fondo e credo di difendermi bene negli sprint finali. Questi credo siano i miei attuali punti di forza. Prima dei miei infortuni ero un buon saltatore e mi divertivo parecchio a saltare ma gli infortuni hanno complicato un pò le cose e mi sono divertito un pò meno a saltare. Come sapete gli ultimi due anni sono stati un po difficili nel salto per me. Quindi al momento la velocità nel fondo e gli sprint sono le mie principali forze in combinata.”
Quali cose nuove e positive ha portato l’allenatore austriaco Falko Krismayr a te personalmente e a tutta la squadra finlandese nella parte del salto? E com'è ora la tua situazione relativa al tuo personal coach?
“Si. Petter Kukkonen è ancora il mio coach personale, dato che ci conosciamo ormai da parecchi anni. Falko è un coach molto bravo nel motivare un atleta, ci dà molta energia positiva, a me personalmente ed a tutto il nostro team, ed è molto bello lavorare con lui. Lui ha molta esperienza nella combinata nordica e porta nuove idee all’interno della nostra squadra. E se abbiamo dei problemi lui ha sempre la giusta soluzione o consiglio per cercare di risolverlo, sia che si tratti dei materiali o della parte tecnica di salto. Falko ci sta aiutando molto da quando è arrivato la scorsa stagione.”
La scorsa stagione ci sono state delle discussioni tra Petter Kukkonen e la Fis sul controllo dell'attrezzatura. La prossima stagione il finlandese Mika Jukkara sarà responsabile del salto con gli sci, cosa pensi di Mika e di queste controversie relative a questo argomento in generale?
“Non conosco bene Mika. Quindi non posso dare un parere circa il suo nuovo incarico o se avrà riflessi anche per la combinata nordica. Noi cerchiamo di avere sempre I migliori materiali sia per le tute che l’insieme scarpetta-sci rispettando le regole. Sappiamo che fra le varie nazioni vi è sempre estrema competizione nell’avere sempre le migliori tute, ma al riguardo non ne so moltissimo sull’argomento perchè come atleta il mio lavoro è quello di gareggiare al meglio sui trampolini e sugli anelli del fondo, e so che I nostri tecnici svolgono al meglio il loro compito di prepararci la miglior attrezzatura possibile.”
Quale è la cosa peggiore nel circuito della Combinata Nordica?
“Domanda difficile da rispondere. Direi che io vorrei che in alcune tappe di Coppa del Mondo vi fossero più persone che seguissero le gare di combinata nordica e che le persone ed I media fossero più vicini a noi atleti dandoci più visibilità, perchè gli appassionati della nostra disciplina ci mantengono vivi nel corso della stagione.”
Che tipo di cambiamenti vorresti vedere nella Combinata Nordica in futuro?
“Mi piacerebbe che noi atleti fossimo più coinvolti nelle scelte sui cambiamenti delle regole e dei materiali, perchè per noi non è facile adattarsi ogni anno a variazioni di regole relative alla nostra attrezzatura. So che vi sono delle ragioni per questi continui cambiamenti ma mi piacerrebbe che vi fosse più stabilità in questi cambiamenti. Personalmente, ma non so se sarà possibile, vorrei avere più chilometri nel fondo e avere tracciati più impegnativi ed in alcuni casi più ampi per non dover rimanere troppo tempo nelle code del gruppo per chi è più specialista del fondo e tornare magari un pò al passato con due differenti format nel fondo quando vi era la sprint da 7.5km e la traditional gundersen da 15km. Ed in alcune venues non sarebbe male avere meno ore di distanza fra la parte salto ed il fondo. E’ un po noioso per noi attendere tanto tempo prima di gareggiare nel fondo.”
Dimmi qualcosa della tua perfetta intesa con Ilkka Herola dentro e fuori la combinata nordica?
“Stiamo facendo combinata nordica nella squadra finlandese da così tanto tempo ormai, avendo iniziato da junior quasi insieme, quindi è stato facile andare d'accordo fin da subito. Siamo anche amici fuori dallo sport e andiamo a pescare o a caccia e usualmente trascorriamo le vacanze insieme, quindi è bello che la nostra amicizia all'interno del team continui anche nel tempo libero.”
Come vedi la tua carriera nei prossimi dieci anni? Quali obiettivi vorresti ottenere?
“La cosa più importante per me nel futuro è avere sempre il piacere di fare salto e fondo e di non avere più infortuni nel corso della mia carriera come e’accaduto negli ultimi due anni. In questo caso posso avere buoni risultati nei prossimi anni. Perchè io amo la combinata nordica, è uno sport divertente per me da praticare. So che avendo piacere nell’allenarmi giorno dopo giorno io posso saltare lungo e sciare veloce cosi da ottenere buoni risultati. Sicuramente le Olimpiadi sono il mio obiettivo per la prossima stagione.”