Un argento e un bronzo con tanto amaro in bocca per l’Italia nelle due team sprint juniores, che hanno visto le coppie italiane entrambe penalizzate dalla giuria per errori commessi in occasione dei cambi.
Le più forti in pista, ma hanno chiuso tra le lacrime le due azzurre Sabrina Borettaz e Laura Mortagna. La coppia ha dominato la gara in lungo e in largo, prima viaggiando assieme alle due russe, poi andando all’attacco con Laura Mortagna mettendo del margine di vantaggio. Si è scoperto successivamente, però, cosa avesse spinto le azzurre ad attaccare. Le italiane erano state infatti avvertite di un errore commesso dalla campionessa del mondo sprint, partita da una linea più avanzata rispetto a quella ammessa. Una violazione del regolamento costa 15” di penalità. Le due azzurre hanno quindi provato di tutto per riuscire a guadagnare un simile vantaggio, hanno tirato fino all’ultimo metro, ma alla fine il vantaggio della coppia azzurra è stato di 14” beffardi secondi. Non abbastanza per la medaglia d’oro, andata così alle russe Gryaznova e Astakhova. Terza piazza per le ucraine Sehlianyk e Chamara. Sfortunate, invece, le slovacche Mazurova e Sivokova, costrette a ritirarsi per un problema agli skiroll.
Sorte simile ma meno dolorosa anche per la coppia formata da Riccardo Munari e Aksel Artusi, secondi classificati al termine della gara, ma retrocessi al terzo posto, in quanto l’atleta della Valsassina ha anticipato di pochissimo la partenza nell’ultimo cambio, ricevendo così 15” di penalità. Un peccato, perché il giovane lombardo era stato straordinario nell’ultimo giro, andando a tutta e riuscendo a scavalcare la coppia ucraina, portando la squadra italiana sul podio. Qualche brivido dopo la gara perché i due azzurri temevano di perdere addirittura il podio, ma fortunatamente il vantaggio accumulato ha permesso loro di prendere una medaglia, anche se di bronzo, meritatissima per l’ottimo livello della prestazione dei due italiani. L’Ucraina ha così beneficiato della seconda piazza, dopo essere stata sotto gli occhi dei giudici per un cambio, alla fine ritenuto regolare. Netta, invece la vittoria della Russia, che ha conquistato l’oro grazie alla bellissima prestazione di Maxim Lapkin e Oleg Polyakov.