Prima, momenti di tensione e preoccupazione per la super caduta iniziale che ha coinvolto moltissimi atleti, tra i quali gli azzurri ma anche tanti nazionali russi, poi un finale batticuore che ha incoronato un bravissimo Matteo Tanel.
A Tartu è stata una mattinata dalle emozioni contrastanti. Dal momento che nelle fase iniziali della gara, quando il gruppo era compatto, c’è stato un contatto nella testa della corsa e, come accade anche nel ciclismo, sono caduti tanti atleti uno dopo l’altro, tra i quali anche gli azzurri Emanuele e Francesco Becchis, poi squalificato per aver innescato l’incidente, Giardina e Gatti, ma anche Spitsov e Chervotkin, oltre a Kristoffersen. Gli ultimi tre si sono ritirati dopo l’incidente.
In testa sono rimasti in pochi e nel finale il russo Bezgin ha cercato la fuga solitaria, che sembrava anche riuscirgli, dal momento che alle sue spalle il gruppo era sempre attorno ai 10-15”, tirato dagli italiani ancora presenti in un ottimo gioco di squadra. Nell’ultimo chilometro, Tanel ha dato una grande tirata, aumentando di molto il proprio ritmo. Il detentore della Coppa del Mondo, argento in questo format al Mondiale di due anni fa, è riuscito così ad agganciare il russo e batterlo con una splendida volata sul rettilineo finale. In terza piazza ha concluso Ivan Anisimov, davanti a Ruslan Perekhoda e Tommaso Dellagiacoma.
Alcuni minuti più tardi, sono arrivati anche alcuni degli atleti caduti, tra i quali Emanuele Becchis che ha tagliato il traguardo con Alexander Bolshunov, il quale ha preso la gara come un semplice allenamento cercando di restare lontano dai pericoli. È stata la scelta più saggia, anche perché ci si potrebbe porre la logica domanda su cosa abbia spinto la Russia a far partecipare i suoi atleti in un format di gara nel quale, quando la competizione si svolge su terreno piatto, vi sono spesso contatti e le cadute sono un pericolo da prendere in considerazione. Nell’anno olimpico, non una scelta troppo saggia. Fortunatamente è andata bene.
Arrivo in volata anche nella gara Juniores. La vittoria è andata allo svedese Malte Jutterdal, che ha beffato i padroni di casa Steve Vahi e Anders Veerpalu. Bella quinta piazza per Riccardo Munari, mentre ottavo ha chiuso Giovanni Lorenzetti. Tanti i concorrenti iscritti.
CLASSIFICA FINALE MASCHILE TOP 10
1° M. Tanel (ITA) 42’28.4
2° I. Bezgin (RUS) +0.5
3° I. Anisimov (RUS) +0.8
4° R. Perekhoda (UKR) +1.4
5° T. Dellagiacoma (ITA) +2.9
6° P. Andreev (RUS) +3.3
7° A. Tamm (EST) +3.4
8° E. Silfver (SWE) +3.5
9° M. Galassi (ITA) +4.0
10° D. Ploskonosov (RUS) +4.1
Gli altri italiani
15° R.L. Masiero +12.5
17° E. Becchis +4’05.1
18° J. Giardina +4’05.7
24° G. Gatti +6’24.3
DSQ F. Becchis
CLASSIFICA FINALE JUNIOR MASCHILE TOP 10
1° M. Jutterdal (SWE) 47’21.0
2° S. Vahi (EST) +0.3
3° A. Veerpalu (EST) +0.5
4° N. Smirnov (RUS) +0.9
5° R. Munari (ITA) +1.1
6° R. Paeglis (LAT) +1.6
7° B. Varteshin (RUS) +2.4
8° G. Lorenzetti (ITA) +2.6
9° P. Makarov (RUS) +2.8
10° J. Cenek (SVK) +3.5
