Deve aspettare ancora un po’ Ingvild Flugstad Østberg per potersi unire alle compagne di squadra. La fondista norvegese sta cercando lentamente di riprendersi, risolvere definitivamente quei problemi che la stanno ormai affliggendo da due anni. A quasi 31 anni, la strada verso le Olimpiadi di Pechino sembra tutta in salita.
«Le condizioni di salute di Ingvild non sono abbastanza buona per il Toppidrettsveka o per i raduno in quota in Italia – ha affermato il dt dello sci di fondo norvegese, Espen Bjervig, a VG – viene seguita continuamente dal nostro team sanitario e dall’Olympiatoppen».
Saltare dei raduni in quota nella stagione olimpica di Pechino, dove si gareggerà a 1700 metri, non è certo il massimo. Østberg sarà sicuramente penalizzata, ma l’allenatore Ole Morte Iversen, allenatore della squadra femminile, ritiene che non sia del tutto fondamentale per lei allenarsi in quota. «Non è un dramma per lei se non può allenarsi in quota ora, perché ha già tanta esperienza di altura in passato. Ma la cosa più importante per lei è che possa tornare a sciare. È più importante dell’allenarsi in quota. Non c’è dubbio» ha spigato l’allenatore a Nettavisen.
Iversen ha poi ammesso che ovviamente l’attuale situazione rende certamente in salita la rincorsa di Østberg alla qualificazione olimpica. «Certamente influisce sulle sue possibilità, ma il dottore ne sa più di me. Prendo atto che le è stato detto che è un po’ troppo presto per iniziare ad allenarsi a pieno regime, quindi non si unirà al raduno».
Lo staff medico norvegese vuole giustamente risolvere definitivamente le problematiche dell’atleta, anziché vederla nuovamente costretta a fermarsi. La cosa più importante è tornare.
