Costretta a ritirarsi ad appena ventuno anni. È la triste decisione che è stata costretta a prendere la saltatrice norvegese Ingebjørg Saglien Bråten. Un anno e mezzo dopo la brutta caduta in allenamento a Lillehammer, che le ha provocato una grave commozione cerebrale, l’ormai ex saltatrice di Etnedal ha fatto di tutto per tornare, si è sottoposta a numerosi test e visite, ha seguito le direttive dei medici, ma non le è mai stato consentito di riprendere a saltare. Troppo forti quei continui mal di testa, ma anche troppo frequenti alcune difficoltà con la memoria e la tendenza a stancarsi molto velocemente. Nonostante tutto la giovane è riuscita a laurearsi in pedagogia.
Bråten, che ha vinto la medaglia di bronzo nella competizione a squadre femminile nel Mondiale di Seefeld del 2019, insieme ad Anna Odine Strøm, Silje Opseth e Maren Lundby, si è quindi arresa di fronte all’evidenza e ha annunciato il suo addio al salto con gli sci: «Negli ultimi 17 anni della mia vita, il salto con gli sci è stato una parte importante. Poco più di un anno e mezzo fa sono caduta e ho avuto una grave commozione cerebrale. Da allora, ho fatto di tutto per tornare a saltare. Con la diagnosi di sindrome post-commozione, medici e fisioterapisti mi hanno consigliato di riporre gli sci sullo scaffale, e io ho scelto di seguire la loro raccomandazione» ha scritto Bråten sulla pagina Facebook della nazionale di salto.
Lo staff tecnico l’aveva inserita tra le sei componenti della Squadra A, un chiaro segnale di quanto gli allenatori norvegesi credessero in lei. Ma la salute viene prima di tutto. Buon futuro Ingebjørg!
Salto con gli sci – Il triste annuncio di Bråten, costretta a ritirarsi ad appena 21 anni
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