Nel 2025 lo stadio di sci Grånasen, a Trondheim, ospiterà il Mondiale di sci di fondo e vedrà al suo interno tanti campioni pronti a darsi battaglia per conquistare le ambite medaglie. Ora, però, all’interno dello stadio vi sono tanti bambini, eccitati all’idea di vedere da vicino il campione più amato, colui che da anni domina nello sci di fondo, dimostrando di poter vincere non soltanto le sprint ma anche sulle distanze più lunghe, Johannes Klæbo. Il fermento aumenta, il tono delle tante voci si alza, poi eccolo il campione, si alzano in cielo i telefoni, tutti vogliono immortalare il momento dell’incontro. Nessuno è amato quanto lui tra i più giovani, e non solo in Norvegia.
Klæbo è felice di incontrare questi ragazzi, la sua è una missione: stimolare i giovani a non lasciare lo sci di fondo. Come ha spiegato ai colleghi di NRK, il campione norvegese è stato ben felice di rispondere all’invito: «È un’iniziativa enorme ea cui sono orgoglioso di contribuire».
I numeri iniziano a preoccupare. Dal 2011, un bambino su quattro di età compresa tra i 6 e i 12 anni ha lasciato la Federazione Norvegese di sci. A trainare questo crollo è stato proprio lo sci di fondo, dal momento che il calo di questa disciplina è addirittura del 30%. Tanto che, se non si considerassero i numeri del fondo, il calo complessivo degli altri sport della Federazione Norvegese di sci è appena dello 0,5%.
Ecco perché Klæbo è ora alla guida di un nuovo progetto, il mini Mondiale per bambini, organizzato dal Toppidrettsveka per il prossimo inverno. Saranno in totale sedici le gare organizzate, in gran parte nel Trøndelag, ma nel lungo periodo si punta a farne tante altre nel resto del paese. «È importante fare tutto il possibile per contribuire» ha affermato Klæbo, ricevendo i ringraziamenti del vicedirettore del Toppidrettsveka, Daniel Myrmæl Helgestad, consapevole che una figura come quella di Klæbo sia fondamentale per la riuscita del progetto, dal momento che coinvolgere i giovani è necessario per invertire la rotta del reclutamente e far nuovamente crescere anche l’interesse.
Pertanto, Myrmæl ritiene importante organizzare queste gare e utilizzare anche il Mondiale di Trondheim nel 2025 come ispirazione per far innamorare più bambini e ragazzi dello sci: «Useremo il Mondiale del 2025 per aumentare l’interesse».
Klæbo non potrà seguire passo per passo il progetto, almeno di persona, nei prossimi mesi, in quanto prossimamente entrerà nella sua bolla olimpica, ma ha ovviamente l’intenzione di essere sempre presente appena possibile: «Spero di poterci essere dopo le Olimpiadi». L’obiettivo è magari far emergere i nuovi Marit Bjørgen, Petter Northug o Johannes Høsflot Klæbo: «Dobbiamo sperarlo – ha affermato l’atleta a NRK – dobbiamo incrociare le dita, e ora almeno abbiamo preparato un bel progetto per questo».