È uno dei fondisti più amati e stimati dello sci di fondo, non soltanto in Norvegia. La sua competitività, ma soprattutto la sua passione per lo sport e l’allenamento, fanno di Hans Christer Holund un atleta da prendere come esempio, soprattutto per i più giovani. Le sue lunghe sciate primaverili non sono mai passate inosservate, ma anche nel corso dell’estate, sono tanti a seguirne gli allenamenti per capire cosa fa uno dei grandi dello sci mondiale e magari imitarlo.
Oro nella 50 km di Seefeld nel 2019 e terzo nello skiathlon ad Oberstdorf, Holund sta preparando con grande attenzione la stagione 2021/22, nella quale è tra gli ovvii favoriti proprio nella 50 km in skating.
Ma come si sta preparando alla stagione olimpica? È lo stesso Holund a raccontarlo in una bella intervista a Langrenn Plus, nella quale ha dato un consiglio, facendo comprendere, soprattutto ai più giovani, di non seguirlo alla lettera: «Nove atleti su dieci non dovrebbero allenarsi con me» ha affermato.
In estate, Holund si sta concentrando soprattutto sul volume, che consiste in almeno una corsa lunga di circa tre ore ogni settimana, che rientra nelle 100 ore di allenamento mensile che è solito svolgere a luglio ed agosto. Il campione norvegese non ha dubbi quando gli viene chiesto quale sia il suo allenamento preferito. «Mi piacciono tutti gli allenamenti lunghi, ma pochi li apprezzo come una bella corsa lunga in montagna a Sjusjøen. I miei genitori hanno una baita lì, quindi ci vado spesso e la uso regolarmente. Le sessioni lunghe e tranquille rappresentano un buon metodo di allenamento per i fondisti, perché creano la base per quelle più dure, che sono necessarie quando si avvicina la stagione. È importante innanzitutto sviluppare la resistenza».
Quando si tratta di allenamenti più duri, Holund sceglie dei lunghi intervalli sugli skiroll, possibilmente su tracciati simili a quelli invernali. «Mi piace svolgere delle lunghe sessioni in soglia, dove ottengo un tempo di intensità totale di almeno un’ora, fino ad un’ora e mezza. Faccio spesso tre o quattro intervalli di venti minuti oppure due o tre di mezz’ora. Per quanto riguarda l’intensità, gli intervalli vengono eseguiti nella zona tre, appena sotto la mia soglia. È un allenamento di intensità relativamente controllato, ma quando la durata degli intervalli è così lunga, diventa comunque un allenamento duro. Questo esercizio è buono e solido, forma la tua capacità senza che tu debba andare fino in fondo in ogni intervallo. Sviluppa le qualità necessarie a sciare velocemente in inverno. Se li fai su piste da skiroll, possono essere molto utili per le competizioni invernali. Intervalli di soglia lunghi aiutano a sviluppare la capacità aerobica. Aumentano quindi la capacità di mantenere un’intensità e un ritmo più elevati senza produrre troppo acido lattico nei muscoli».
Infine il campione norvegese è entrato nei dettagli di questo allenamento: «Mi piace fare un buon riscaldamento di almeno mezz’ora. Se sono a casa, scio sulla pista di skiroll a Holmenkollen. Se sono a Sjusjøen, è bello andare a Håkons Hall, che è vicino al centro di Lillehammer, e poi finire allo stadio Birkebeiner per continuare l’allenamento lassù. Quindi termino la sessione con un defaticamento di venti o tre minuti. Lo faccio almeno una volta a settimana».