Nelle ultime settimane i media scandinavi hanno dato grande spazio ad un giovane fondista svedese, Alvar Myhlback, quindici anni, figlio di Petter Myhlback, responsabile dei materiali della nazionale svedese di sci di fondo. In Svezia e Norvegia hanno iniziato a seguire passo per passo questo ragazzo che due anni fa vinse la Youth’s Holmenkollrenn, dove c’erano un totale di 800 partecipanti, e lo scorso marzo si è imposto nella Kittillrennet di 18 chilometri a Trysil, di oltre due minuti.
Nelle ultime settimane il giovane fondista è salito alla ribalta per aver sconfitto Calle Halfvarsson in una gara di corsa, nella quale ha dato un distacco di 50" ad uno degli atleti simbolo dello sci di fondo svedese. Inoltre il giovane atleta ha anche pubblicato sui social un video che risale ad alcune settimane fa, nel quale è in gruppo con i russi del gruppo Cramer – era presente anche De Fabiani – nel corso di un allenamento ad intervalli all’interno del tunnel di Torsby, tenendo il loro passo. Secondo i media nessuno si sarebbe accorto della sua età e la sua prova avrebbe anche impressionato alcuni russi.
Al microfono di SVT, il giovane Myhlback ha mostrato subito tanta sicurezza nei propri mezzi: «È difficile capire a che punto sono, ma voglio credere di essere tra i migliori in Svezia in questo momento. Di tutte le età. L’anno scorso mi sono dedicato esclusivamente all’allenamento. Non ho trovato tempo per altre cose, vivo per essere il più bravo possibile».
Il quindicenne è entrato nel Team Bygdö, dove viene allenato da Sondre Sundby, fratello della stella norvegese Martin Johnsrud Sundby. Ma gestisce da solo la maggior parte del programma di allenamento. «Alvar era serio già quando aveva dodici anni – racconta il team manager Julius Solheim – andava a letto alle nove di sera perché doveva riposare, pensava alla dieta. Era un perfezionista, un atleta già a dodici anni. Attualmente è senza dubbio il più grande talento sciistico del mondo. La sua mentalità è a un livello completamente diverso rispetto a chiunque altro. Molti sciatori senior in Svezia e Norvegia non hanno questa mentalità. Non è qualcosa che puoi imparare. È ad un livello così alto che nessuno si rende conto che ha 15 anni. Nessuno dei russi con cui si è allenato a Torsby credeva ai suoi occhi».
Myhlback deve aspettare però ancora un anno prima di essere in età da junior. «Il mio obiettivo è andare al Mondiale la prossima stagione e ho ancora molta strada da fare. Il mio obiettivo principale è quello di diventare il migliore al mondo e ho ancora molta strada da fare. Se c’è un altro quindicenne al mio livello? Non voglio vantarmi, ma no. Cerco di allenarmi solo con chi è uguale a me e non ha quindici anni».
Secondo il team manager Solheim, non ci sono molti nella storia dello sci che possono essere all’altezza del talento di Myhlback. «Ci sono talenti come questo circa ogni dieci anni. Hai Thomas Wassberg, Gunde Svan, Petter Northug e Johannes Hösflot Klæbo».
L’augurio è che non si stia esagerando, non solo nei giudizi ma anche nella preparazione, e che effettivamente questo ragazzo possa mostrare il suo enorme talento tra qualche anno.