Allenandosi con il gruppo Cramer della nazionale russa di sci di fondo, Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani stanno scoprendo i tradizionali lunghi raduni tipici della nazionale russa.
In un’intervista rilasciata a Daily Skier, che ha seguito da vicino i due azzurri, assieme a Ustiugov, Retivykh, Stupak e il resto della squadra, durante il raduno che si è svolto tra Otepää e Torsby, Pellegrino ha espresso tutto il proprio apprezzamento per questo modo di lavorare dei russi, convinto che sia uno dei loro segreti. «È importante fare dei lunghi raduni – ha affermato l’azzurro delle Fiamme Oro – una delle ragioni per cui gli atleti russi sono forti è proprio il grande sacrificio che fanno a stare lontani da casa per periodi così lunghi, lontano dalla famiglia ed i figli. Per questo motivo, in inverno saranno ancora più motivati a fare il loro massimo possibile, per essere sicuri che sia valsa la pena fare tanti sacrifici».
Ma Pellegrino è convinto che non sia questa l’unica motivazione per fare dei raduni più lunghi: «In questa maniera si riducono i viaggi. I giorni di viaggio sono i peggiori, perché non puoi allenarti ma ti stanchi. Ho provato ad estendere i miei campi d’allenamento preparando le Olimpiadi del 2018. Feci anche 12 o 14 giorni di seguito, ma è un cambiamento di mentalità per molte persone nella squadra italiana. I norvegesi hanno un vantaggio, molti di loro hanno tutto ciò che serve per allenarsi al meglio appena fuori dalla porta di casa, buoni percorsi per gli skiroll, buone strade con poco traffico e guidatori più rispettosi. Così i norvegesi possono allenarsi bene restando a casa, combinando con raduni brevi. Ma per il resto di noi, dobbiamo trovare i migliori posti possibili per allenarci il più a lungo possibile».