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Biathlon

Biathlon – La Russia ritroverà logo e colori nazionali in occasione dei Mondiali Estivi

Niente inno nazionale e bandiera sul podio, ma in occasione del Mondiale di Summer Biathlon, in programma a Nove Mesto dal 25 al 29 agosto prossimi, gli atleti della nazionale russa potranno indossare le classiche tute con il logo della Federazione Russa di Biathlon e la bandiera nazionale.
Alla fine dello scorso anno, la Corte Arbitrale dello Sport ha vietato l’utilizzo della bandiera e dell’inno agli atleti russi ai Giochi Olimpici e ai Campionati del Mondo fino al 16 dicembre 2022. Per questo motivo, già in occasione del recente mondiale di Pokljuka, gli atleti russi erano stati costretti a gareggiare con tute diverse. Ora l’Unione russa di biathlon (RBU) è riuscita ad accordarsi direttamente con l’IBU per utilizzare almeno il proprio logo in occasione del prossimo Mondiale Estivo.
Tanta la soddisfazione del presidente Maigurov: «Sono contento che siamo riusciti a difendere la nostra posizione prima dell’inizio della stagione olimpica e tornare dal monocromo impersonale ai colori della bandiera nazionale della Russia. Nel momento in cui i nostri atleti sono privati ​​della possibilità di ascoltare il loro inno e vedere la loro bandiera in occasione delle principali competizioni del mondo per due anni, questa può essere considerata una nostra piccola vittoria. Siamo stati aiutati a raggiungere questo obiettivo dal sostegno amichevole del Comitato Olimpico Russo e del Ministero dello Sport russo, che ci ha fornito piena assistenza legale e finanziaria per presentare un reclamo alla Corte Arbitrale dello Sport (TAS)Dall’introduzione delle restrizioni da parte del TAS lo scorso dicembre, siamo stati in costante dialogo con l’International Biathlon Union (IBU) per quanto riguarda il ritorno del nostro logo tricolore. Sono molto lieto che il comitato esecutivo dell’IBU abbia ascoltato le nostre argomentazioni e ritenuto possibile modificare la sua decisione originale anche prima di considerare il caso in corso al TAS e soddisfare le nostre richieste. Questo è un precedente importante perché nessuna federazione sportiva russa è immune da tali situazioni e l’esperienza della RBU può essere utile ad alcuni dei nostri colleghi».

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