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Olimpiadi

Negli USA, Risoluzione bipartisan per invitare il CIO a spostare da Pechino le Olimpiadi 2022

Negli Stati Uniti si fa sempre più alta la voce di chi vorrebbe boicottare le Olimpiadi Invernali di Pechino per il mancato rispetto dei diritti umani ed il sospetto genocidio nei confronti degli Uiguri, un’etnia turcofona di religione islamica, presente in particolare nella regione autonome dello Xinjiang.
Nella giornata di ieri è stata presentata una risoluzione bipartisan che invita il CIO “a spostare le Olimpiadi Invernali del 2022 a meno che il governo cinese non metta fine ai suoi crimini nei confronti del popolo uiguro”.

La risoluzione è stata proposta da Gregory Meeks, il massimo rappresentante del Partito Democratico alla Commissione per gli Affari Esteri della Camera, Michael McCaul, sua controparte del Partito Repubblicano, ed un gruppo bipartisan di deputati statunitensi.

In una nota, pubblicata dal Texas Tribune, McCaul ha scritto: “Il Genocidio contro gli Uiguri ed altre minoranze etniche e religiose è la prova morale del nostro tempo. Concedendo al Governo Cinese l’opportunità di coprire le sue atrocità e migliorare la sua immagine sulla scena globale, il CIO sta violando i suoi stessi principi e macchiando il proprio simbolo. Sono orgoglioso di essere d’accordo, assieme a membri di entrambi gli schieramenti politici, con alleati di altri paesi democratici nel ritenere il CIO e il Governo Cinese responsabili».

La Risoluzione afferma che la Camera degli Stati Uniti considera i “principi di solidarietà e non discriminazione della carta olimpica difficilmente conciliabili con l’ospitare le Olimpiadi Invernali 2022 in un paese, il cui governo è accusato in modo credibile di perpetrare crimini contro l’umanità e genocidio contro minoranze etniche e religiose".
Nella Risoluzione è stato poi ricordato che in occasione delle Olimpiadi Estive del 2008, che si svolsero sempre in Cina, gli atleti olimpici, gli spettatori ed i media internazionali videro le loro libertà fondamentali messe diverse volte a dura prova. Il documento riporta infatti che durante quei giochi estivi, i gruppi per i diritti umani e le agenzie di stampa di tutto il mondo protestarono contro diverse azioni del governo cinese. Repoter senza Frontiere riferì anche di aver ricevuto diversi attacchi, arresti oppure di semplicemente stati ostacolati durante quelle Olimpiadi.

I politici statunitensi avvertono il CIO che il “desiderio di stare al di sopra della politica non consente di chiudere un occhio sugli atroci crimini di massa”.

Sembra comunque improbabile l’attuazione di un boicottaggio o l’effettivo spostamento degi Giochi Olimpici in un altro paese. Più probabile invece quanto membri di entrambi gli schieramenti del Congresso statunitense stanno proponendo in queste settimane. Si va da un boicottaggio diplomatico, in cui i capi di stato evitano di partecipare all’evento, ad un boicottaggio economico, in cui i cittadini americani vengono invitati a non recarsi come spettatori alle competizioni, cosa comunque complicata nell’attuale periodo storico.

Il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha parlato lunedì davanti al Congresso lunedì sottolineando che sta lavorando con gli alleati per trovare un approccio condiviso per affrontare la controversia sulle Olimpiadi del 2022.

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