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Biathlon

Il biathlon russo piange Aleksandr Privalov: prima medaglia olimpica per l’URSS e storico allenatore

Il mondo del biathlon piange Aleksandr Privalov, il primo atleta russo a conquistare una medaglia olimpica in questo sport, giungendo terzo nell’individuale di Squaw Valley del 1960 alle spalle dello svedese Klas Lestander e del finlandese Antti Trväinen.  Quattro anni dopo, ad Innsbruck, giunse secondo nella gara di Seefeld, dove arrivò l’oro dell’altro sovietico Vladimir Melanin.
Dal 1966, ad appena 33 anni, Privalov divenne poi allenatore della nazionale sovietica di biathlon, ruolo che ricoprì fino al 1991, anno della dissoluzione dell’URSS.
Un’icona per il biathlon russo, tanto da essere vicepresidente onorario dell’Unione Russa di biathlon.

È stata proprio la Russian Biathlon Union a dare il triste annuncio della sua scomparsa, ad 88 anni. «L’eccezionale allenatore e figura del biathlon è stato pieno di energia e progetti fino all’ultimo giorni. All’inizio di maggio si era recato in ospedale per un esame programmato e lunedì 17 maggio era stato dimesso. I colleghi della sua amata e cara società “Dynamo” lo avevano portato a casa. Privalov era allegro, socievole e pieno di progetti.
Da lunedì sera, Alexander Vasilyevich Privalov ha smesso di rispondere alle telefonate. Tutti i parenti erano fuori città: solo mercoledì sera è stato possibile aprire la porta dell’appartamento. Le paure più terribili sono state confermate: il cuore del grande atleta, allenatore e appassionato di biathlon ha smesso di battere all’età di 88 anni».

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