Ha chiuso esultando Therese Johaug, pur non essendo riuscita ad ottenere il minimo olimpico nei 10.000 metri per le Olimpiadi di Tokyo, correndo sotto il 31’25” richiesto. La campionessa dello sci di fondo ha fermato il tempo a 31’33”15, migliorando comunque di altri 7” il record personale ottenuto lo scorso anno al Bislett di 31’40”67. Un risultato di rilievo, soprattutto perché questa volta la campionessa dello sci di fondo non aveva preparato con cura la competizione, come aveva invece fatto nel giugno del 2020.
Come previsto, la sfida con Grøvdal praticamente non c’è stata, in quanto le due erano partite con obiettivi diversi. Se la mezzofondista puntava ad un tempo di di 30’50”, la sciatrice sperava di chiudere in 31’24”. Grøvdal è partita immediatamente a tutta seguendo la sua lepre, Johaug non ha cercato di restarle alle spalle, perdendo subito una ventina di metri e andando avanti con il proprio ritmo. La mezzofondista, bronzo agli Europei di Amsterdam del 2016, ha continuato a guadagnare costantemente andando avanti ad un ritmo veramente molto alto. Dopo 11 giri, il ritardo di Johaug è salito a circa 12” confermando quanto previsto alla vigilia, che le due atlete avrebbero fatto gare diverse. Certo, a chi segue lo sci di fondo da anni ha fatto comunque una certa impressione vedere Johaug staccata da un’altra atleta anche se su scarpe da ginnastica.
La campionessa dello sci di fondo è riuscita per buona parte della gara ad essere sempre non lontana dal ritmo gara utile per raggiungere il suo obiettivo di scendere sotto il minimo olimpico di 31’25”. Nel finale ha iniziato a respirare fortissimo, al punto che il commentatore di NRK ha scherzato sottolineando di sentirla addirittura sugli spalti. Lentamente Johaug ha iniziato a perdere contatto con la luce che avrebbe dovuto seguire come punto di riferimento per ottenere il minimo olimpico, sembrando più pesante giro dopo giro, ma dando tutto fino alla fine.
Grøvdal ha soddisfatto il suo obiettivo chiudendo in 30’51”. Mentre Johaug ha concluso in 31’33””55, alzando comunque le braccia al traguardo, soddisfatta della propria soddisfazione e mettendosi a bordopista per sostenere le altre ragazze. Insomma la campionessa del fondo è fiera del risultato ottenuto. Anche perché il suo obiettivo è un altro, le Olimpiadi di Pechino e quell’oro individuale nello sci di fondo che le manca. Non a caso Johaug non ha voluto correre rischi, correndo con semplici scarpe da ginnastica.