Ha vinto la prima storica Coppa del Mondo di combinata nordica femminile, anche se si è disputata in un’unica gara ma ora sembra già intenzionata a cercare una nuova sfida. La statunitense Tara Geraghty-Moats, a 28 anni appena compiuti, ha deciso di mettere momentaneamente da parte la combinata nordica e tentare una nuova avventura nel biathlon. Sicuramente un duro colpo per un movimento che sta crescendo come quello della combinata nordica femminile, che il prossimo anno ha ben dieci gare in calendario e ha ottime possibilità di essere inserito nel calendario olimpico del 2026.
Attenzione, però, perché nel suo messaggio, la statunitense ha fatto capire proprio questo: non è un addio, se nel 2026 la combinata nordica sarà sport olimpico, lei sarà lì. Geraghty-Moats comunque non è nuova al biathlon, sport che praticava nelle categorie giovanili, prima di dedicarsi al salto, anche se con diverse difficoltà al tiro.
Ecco quanto scritto dall’atleta su instagram, un messaggio accolto con grande gioia dalla biatleta Susan Dunklee ed invece tanta tristezza dalle altre giovanissime combinatiste statunitensi.
Atleticamente ho scelto di dedicarmi al biathlon, uno sport in cui ho gareggiato da junior e che potrebbe fornire nuove opportunità. Gareggiare a livello internazionale nel biathlon sarà una sfida seria, ma ne sono entusiasta.
Personalmente, in bassa stagione, vorrei concentrarmi sulla mia laurea in scienze ambientali e trascorrere del tempo con il mio ragazzo per migliorare la nostra baita nel Vermont, oltre a trovare il tempo per la famiglia.
Altri fattori che contribuiscono alla mia decisione di sottrarre tempo allo sport riguardano le sfide quotidiane che devo affrontare gareggiando in uno sport femminile piccolo e in via di sviluppo. Devo seguire il mio cuore e sapere che questo si tradurrà in un necessario ripristino in futuro. Nel frattempo sono ancora Tara e ho intenzione di continuare a competere con gioia e passione per molti anni a venire».