Ad Oberstdorf ha passato sicuramente una delle giornate più difficili da punto di vista professionale, quando la squadra svedese, favorita nella staffetta femminile, è rimasta molto indietro nelle due frazioni in classico a causa di sci completamente sbagliati. Dopo quella gara, Petter Myhlback, responsabile dei materiali della nazionale svedese di sci di fondo, camminava a passo spedito fuori dalle tribune di Oberstdorf, costretto suo malgrado a passare davanti alla sala stampa per recarsi nella skiroom. Ad attenderlo tanti giornalisti, le telecamere puntate addosso ed ovviamente tante domande sull’evidentissimo errore.
Immagini che fanno capire quanto in un paese come la Svezia sia grande la pressione mediatica anche sul responsabile degli skiman. Petter Myhlback sta vivendo ora una primavera di decisioni importanti, lavorando molto seriamente sulla squadra di skiman della prossima stagione. È in atto all’interno del suo team una vera e propria rivoluzione. Già nel giorno di Pasqua si era saputo che sarebbe stato mandato via Rikard Andreasson, skiman di Ebba Andersson e Calle Halfvarsson, poi è arrivato anche l’addio di Ulf Eriksson, skiman personale di Maja Dahlqvist e Johan Häggström. In questo caso, le sue sono state dimissioni, come si è capito da quanto dichiarato da lui stesso all’Expressen: «Le motivazioni della mia decisioni restano all’interno della squadra».
Ora la Federazione Svedese di Sci ha iniziato a lavorare seriamente per coprire i ruoli lasciati vacanti. Il primo innesto è arrivato già ieri ed è piuttosto importante, un gradito ritorno, quello di Martin Norrgård, che dopo aver lavorato in Svezia per anni, aveva accettato la chiamata della Finlandia per essere il responsabile dei materiali. Ora però non ha saputo respingere la nuova chiamata svedese.
Molto felice proprio Petter Myhlback, che da responsbaile gli dà il bentornato: «Ha lavorato incredibilmente bene quando era con noi. Era anche stimato dagli atleti».
Basterà il suo innesto a tranquillizzare Ebba Andersson, che aveva reagito piuttosto male al licenziamento del suo skiman, sottolineando che avrebbe affrontato la stagione olimpica con qualche incertezza in più? Vedremo.