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Sci di fondo

Sci di Fondo – L’impresa record di Anders Aukland: ha sciato per settecento chilometri!

Missione compiuta: Anders Aukland ha firmato il nuovo record di distanza sugli sci di fondo, arrivando a sciare addirittura per 700 chilometri.
Una folle impresa che il fondista due volte vincitore della Marcialonga ha iniziato sabato mattina alle 6.00, accompagnato da Simen Østensen e Joar Thele. L’obiettivo iniziale era di migliorare i 530 km fatti registrare lo scorso anno da Henrik Sollie, che aveva proprio superato i 516 km fatti dai fratelli Aukland poche settimane prima. Ma non solo, fin dall’inizio Anders aveva mostrato di avere le idee ben chiare: «Voglio vedere cosa si prova oltre i 600 km quando entreremo in acque sconosciute».

Così il trio – alla fine Jørgen Aukland non ha partecipato – ha iniziato a sciare attorno al lago di Mylla, su un terreno pianeggiante ma con il vento che in parte contrario ha dato piuttosto fastidio al gruppo. NRK ha seguito ed aggiornato passo per passo l’impresa. Il trio ha firmato il nuovo record di lunghezza già domenica alle 12.15 superando i 530 km.
Venti chilometri dopo è arrivato quindi il primo abbandono nella compagnia, quello di Simen Østensen, che si è fermato così a 550 km. Alcune ore dopo è stato il turno di Thele, che alle 17.00 ha smesso di sciare quando aveva già percorso 610 km.
Aukland è quindi rimasto da solo, stanchissimo, ma non si è arreso neppure di fronte ai tanti dolori accusati, in particolare ad un gomito. Così è arrivato a superare i settecento chilometri e fermarsi soltanto dopo 700 km alle 23 di questa sera praticamente 41 ore dopo la partenza.

Un’impresa veramente folle, come si è capito dalle parole di Thele che ha chiuso la sua avventura dopo 37 ore sugli sci: «Non sto bene. Ho le gambe distrutte e molte infiammazioni. Insomma sento tutti questi chilometri e penso che nei prossimi giorni avrò problemi ad usare le gambe. Però è stato un fine settimana fantastico e divertente».
Alle 19.00, quando Aukland aveva già raggiunto 640 km, Ole Kristian Bøen, del Team Ragde Eiendom, aveva ammesso di averlo visto molto stanco. «Raramente ho visto Anders così stanco come adesso, ma penso che riesca a riunire tutte le forze in corpo per altri settanta chilometri. All’improvviso si riprende sempre». E così è stato, con Aukland che è arrivato a 700 dopo 41 ore sugli sci.
«Sono molto malconcio – ha ammesso Aukland a NRK al termine dell’impresa – sono stanco, sono al limite. Ma non mi sono fermato finché ho sentito di poter andare avanti. Non ero mai in crisi e ho avuto un enorme supporto da altre persone della squadra. Ci siamo divertiti molto ieri e per tutta la notte. È stato bellissimo. 700 chilometri sono molti e le ultime due ore sono state nevose. Ad un certo punto ti sembra quasi di stare fermo. Ma avevo deciso di andare oltre. Adesso era il momento giusto per fermarsi. Sono molto felice». 
In queste 41 ore, sono state anche raccolte un milione di corone, circa centomila euro, per Right to Play, un’organizzazione no-profit che ha lo scopo di aiutare i bambini vulnerabili a superare gli effetti della guerra, della povertà e delle malattie in tutto il mondo attraverso il gioco. Fondata dall’olimpionico norvegese Johann Olav Koss, Right To Play lavora con scuole e organizzazioni all’interno delle comunità, formando insegnanti e allenatori nella sua innovativa metodologia di apprendimento basata sul gioco e organizzando giornate di gioco e tornei sportivi orientati a migliorare la vita dei bambini. Tra gli ambasciatori di questa associazione ci sono due grandissimi campioni dello sport, il cestista NBA Pascal Siakam, vincitore dell’anello due anni fa con la maglia dei Toronto Raptors, ed il fortissimo calciatore del Liverpool Sadio Manè, ma anche tanti grandi atleti degli sport invernali: Dario Cologna, Halvor Egner Granerud, Hans Christer Holund, Ingvild Flugstad Østberg, Johannes Thingnes Bø, Magnus Moan, Ragnhild Mowinckel, il Team Ragde Eiendom (quello dei fratelli Aukland), Therese Johaug e Severin Freund. Ultimamente Right to Play ha iniziato a collaborare anche il la Liverpool Foundation, associazione creata dal club calcistico inglese. 

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