L’emergenza covid-19 ed i tanti eventi annullati che hanno gravato pesantemente sulle finanze di tanti comitati organizzatori, hanno spinto molti di essi a correre ai ripari. Per questo motivo nel contratto firmato dal Comune di Trondheim e la Federazione Norvegese di Sci con la FIS per il Mondiale di Trondheim del 2025 è stata inserita anche una clausola per una eventuale pandemia.
Gli organizzatori hanno lavorato molto su un punto del contratto che richiama la possibilità della cancellazione della manifestazione a causa di eventi di forza maggiore, per i quali nessuna parte può farci nulla. Nei precedenti contratti della Federazione Internazionale di Sci (FIS) con le città ospitanti, erano citati come eventi di forza maggiore possibili guerre, terremoti, inondazioni, scioperi e simili. Ma non pandemia o epidemia.
Lo scorso ottobre, quando si è trattato quindi di stipulare il contratto dei Mondiali di Trondheim, questo è diventato un punto molto importante sia per il comune che per la Federazione Norvegese di sci.
Nel contratto è scritto che la FIS versa una somma di circa 10 milioni di euro al comune ospitante e alla Federazione Nazionale di Sci per organizzare i Mondiali. Questo è diviso in tre rate: prima, durante e dopo il campionato.
In caso di cancellazione del Mondiale per un evento di forza maggiore, era però previsto che la FIS non pagasse le ultime due rate, durante e post Mondiale. Ciò avrebbe messo in una situazione di forte rischio gli Organizzatori anche di fronte all’opinione pubblica, visto il periodo che stiamo vivendo. Così il Comune di Trondheim e la Norwegian Ski Association si sono assicurati di ricevere ugalmente dei pagamenti dalla FIS, a seguito di una trattativa, in caso di cancellazione dell’evento per una situazione simile a quella causata dal covid.
Una punto fondamentale in quanto sia il Comune di Trondheim che la Federazione Norvegese di Sci hanno previsto investimenti importanti nell’organizzazione dell’evento e in caso di cancellazione avrebbero rischiato un bilancio fortemente in rosso. Anche perché le spese per organizzare l’evento, ovviamente, vengono fatte in anticipo. Ora invece si potrà trattare con la FIS per ricevere comunque dei soldi, anche se la cifra sarà stabilità solo allora e certamente al ribasso, ma meglio di niente.
Questa clausola darà quindi maggiore tranquillità agli organizzatori e sicuramente da una parte permetterà anche alla FIS di trovare più facilmente in futuro delle città pronte a candidarsi sapendo di non correre il rischio di un clamoroso buco economico. Il tutto ovviamente sperando sempre di non trovarci mai più di fronte ad una situazione come quella che stiamo vivendo.