Dall’entourage del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è arrivata un netta smentita sul possibile boicottaggio statunitense alle Olimpiadi di Pechino 2022. Una notizia che aveva preso quota quando il portavoce capo del Dipartimento di Stato Ned Price aveva affermato martedì, che l’amministrazione avrebbe parlato con gli alleati di un possibile boicottaggio dei giochi.
La smentita è arrivata dal segretario stampa della Casa Bianca, Jen Psaki, in un incontro con i giornalisti che si è svolto mercoledì. Al momento l’unico dubbio circa la partecipazione ai Giochi Olimpici di Pechino è legato soltanto alla situazione sanitaria: «Certamente la nostra speranza è che siamo a un punto in cui siano state vaccinate un numero sufficiente di persone in tutto il paese e, si spera, in tutto il mondo, ma faremo affidamento su esperti sanitari e medici». Quindi Psaki ha chiarito che non si sta discutendo di un possibile boicottaggio: «La nostra posizione sulle Olimpiadi del 2022 non è cambiata. Non abbiamo discusso e non stiamo discutendo di alcun boicottaggio congiunto con alleati e partner. Ovviamente ci consultiamo da vicino con alleati e partner a tutti i livelli per definire le nostre preoccupazioni comuni e stabilire un approccio condiviso, ma non è in corso alcuna discussione su un cambiamento nei nostri piani per quanto riguarda le Olimpiadi di Pechino».
Dichiarazioni che sicuramente verranno recepite in maniera diversa in Cina rispetto a quelle di Price, che avevano mandato su tutte le furie Zhao Lijian, portavoce del ministero degli Esteri cinese: «La politicizzazione dello sport danneggerà lo spirito della Carta olimpica e gli interessi degli atleti di tutti i paesi. La comunità internazionale, incluso il Comitato Olimpico degli Stati Uniti, non lo accetterà».
Va però anche ricostruita tutta la vicenda. La notizia del possibile boicottaggio statunitense alle Olimpiadi di Pechino è stata infatti generata da una polemica tutta interna agli USA riguardo l’All Star Game della Major League di baseball. La decisione della MLB, la Federazione del baseball, di spostare l’evento dalla città di Atlanta è arrivata dopo che lo Stato della Georgia, a guida Repubblicana, ha deciso di modificare la legge elettorale apparentemente per ostacolare possibili exploit elettorali dei Democratici, cosa già accaduta alle recenti elezioni, trainati dal voto degli afroamericani. Sponsor e atleti si sono ribellati alla decisione dello Stato, che renderebbe più complicato il processo di voto per gli afroamericani, trovando anche la sponda dello stesso Biden, decidendo così di portare l’all star game di baseball in un’altra città.
A questo punto dalla parte Repubblicana è partita una polemica sulle motivazioni che spingono il Presidente ad appoggiare questo boicottaggio, senza invece intervenire nei confronti della Cina dove ci sono delle persecuzioni vergso gli Uiguri, un’etnia di origine musulmana.
Insomma tutte le notizie circolate mercoledì sul possibile boicottaggio statunitense alle Olimpiadi di Pechino sono semplicemente una conseguenza di questa vicenda di politica interna.
Boicottaggio USA alle Olimpiadi di Pechino? Arriva la smentita della Casa Bianca

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