Alla sua prima stagione nel circuito di Coppa del Mondo, Helene Marie Fossesholm ha confermato di poter dire tanto. La classe 2001 norvegese ha ottenuto due podi e diversi piazzamenti nel massimo circuito internazionale, più la medaglia d’oro da ultima frazionista al Mondiale di Oberstdorf. Ottimi risultati per una giovane che deve ancora compiere vent’anni, ma Fossesholm ha la testa di chi vorrebbe subito essere lì a competere per le medaglie. In fin dei conti lo aveva dimostrato già la scorsa estate, quando concludeva gli allenamenti devastata dallo sforzo, facendo arrabbiare anche gli allenatori che la invitavano ad andarci piano.
In questi anni Fossesholm non si è fatta mancare nulla, perché parallelamente allo sci di fondo ha portato avanti con successo anche l’attività agonistica nella mountain bike e gli studi. La giovane ha però capito che per poter fare la differenza sin da subito nelle sue prime Olimpiadi, quelle di Pechino del prossimo anno, dovrà concentrarsi anima e corpo sulla preparazione, senza lasciare nulla al caso.
Così è arrivata la prima decisione, piuttosto dolorosa, quella di mettere momentaneamente da parte gli studi di medicina ad Oslo. «Non farò nulla in questa primavera – ha affermato Fossesholm – non c’è qualcosa su cui voglio stressarmi. In questo momento non riesco ad adattare i miei impegni con gli studi di medicina ad Oslo. Non ho il tempo di studiare medicina al meglio».
Non solo gli studi, Fossesholm potrebbe ridurre il proprio impegno della mountain bike. La giovane è stata inserita nella squadra nazionale, dovrebbe prendere parte a due gare di Coppa del Mondo a maggio, ma il clou del programma dovrebbe arrivare a luglio ed agosto con Europei e Mondiali, ai quali i tecnici della nazionale ciclistica vorrebbero portarla. La sciatrice è però molto indecisa e sembra intenzionata a cambiare i propri programmi. «Mi siederò ad un tavolo con mio padre ed Ole Morten (Iversen, allenatore nazionale femminile di sci di fondo). Prepareremo un piano che intendo seguire, senza passare da una cosa all’altra».
La sua priorità sono le Olimpiadi di Pechino, che vuole preparare al meglio anche per adattarsi all’altura. Le gare si svolgeranno a 1800 metri e la giovane ha sofferto non poco in occasione delle gare ad Engadin di fine stagione. «Nel momento in cui mi recherò a quei raduni, dovrò essere pienamente concentrata e stare al meglio fisicamente. Quei raduni saranno molto importanti. Ovviamente andrò in bicicletta, ma soprattutto prima dell’estate. Non mi allenerò alla morte per fare entrambe le cose. È importante per me essere al cento per cento per i raduni in quota ed ottenere quanta più esperienza e giorni di allenamento possibili. Devo farlo se voglio fare bene alle Olimpiadi».
Insomma l’idea è ben chiara: concentrarsi sulla preparazione per la prossima stagione di sci di fondo, sacrificando le altre sue attività.