Lo scorso autunno era stata licenziata d’improvviso dal suo ruolo di Segretaria Generale della FIS, coperto addirittura per ventisei anni. A distanza di pochi mesi Sarah Lewis torna a far parlare di sé annunciando la propria candidatura alla presidenza della FIS nelle elezioni che si terranno il prossimo 4 giugno. Una giornata storica in quanto dopo 23 anni lascerà Gian-Franco Kasper che ha guidato la FIS a partire dal 1998.
L’ex alpinista inglese era stata licenziata in quanto accusata di aver speso tempo e risorse per la sua candidatura alla successione di Kasper, mentre era ancora la segretaria generale della FIS. Secondo il Consiglio, quindi, il suo atteggiamento era stato inappropriato ed ingiusto nei confronti degli altri candidati.
Ora il ritorno di Sarah Lewis che ambisce ad essere la prima donna presidente della FIS in 97 anni di storia della Federazione.«Ho ricevuto tanti messaggi con dichiarazioni di sostegno ed incoraggiamento, poi ho deciso di provarci» ha affermato Lewis a Nettavisen. La candidata ha poi parlato del suo rapporto con coloro che nel consiglio FIS la mandarono via: «Non provo alcun risentimento per nessuno. Non ho problemi a lavorare con nessuno di loro in futuro. Abbiamo sempre collaborato bene e con alcuni di loro da molti anni. Quello che è successo non cambia questo per me».
Lewis è stata candidata dalla Federazione Belga e per il momento ha tre avversari: Mats Årjes, una soluzione di continuità candidato dalla Svezia; Urs Lehmann, ex atleta nello sci alpino ed oggi presidente della Federazione Svizzera, che potrebbe dare continuità ad una leadership svizzera che va avanti da 70 anni; infine il ricchissimo Johan Eliasch, proprietario di Head, svedese di nascita ma candidato dalla Gran Bretagna. Tutti nomi che girano da oltre un anno e sono ora ufficiali, a meno di sorprese e candidati dell’ultima ora.
Pochi mesi dopo il licenziamento, Sarah Lewis si candida alla presidenza della FIS
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