Le tante vittorie della Norvegia non sono piaciute soprattutto alla Russia, dove non tutti hanno applaudito quanto fatto dalla nazionale norvegese, che ha dominato la stagione. Mentre gli atleti russi ancora sono costretti a gareggiare negli eventi iridati senza la divisa nazionale e non possono veder suonato il loro inno nazionale a causa delle punizioni inflitte per il “doping di stato” del 2014, dirigenti ed ex atleti russi continuano a puntare il dito contro la Norvegia.
L’ultimo è stato il due volte campione olimpico Dmitry Vasiliev, che ha scatenato con le sue accuse l’ira social dell’allenatore francese della nazionale norvegese, Siegfried Mazet, che con una stories su Instagram si è scagliato contro il russo. Questo quanto scritto dall’allenatore che ha portato a numerosi successi prima Fourcade ed oggi Johannes Bø e gli altri norvegesi: «Accusare di doping Sturla Lægreid o ogni altro atleta di cui mi occupo è un insulto al mio lavoro. Mister Vasiliev, quando vieni da un paese che ha un certo passato, è veramente meglio stare zitto. A presto».
Parole dure, in risposta alle accuse tutt’altro che indirette, fatte dal russo alcuni giorni fa sui media locali. «È difficile per me giudicare cosa abbia fatto Lægreid per trasformarsi improvvisamente da un atleta medio ad una star. Mi vengono in mente alcune domande a cui vorrei una risposta. La principale tra queste domande è quando finirà l’esagerazione delle eccezioni terapeutiche? Sappiamo che i più malati del pianeta terra sono gli sciatori ed i biatleti norvegesi. E vincono tutti all’infinito. Dobbiamo affrontare questo punto e poi vedremo come cambieranno i podi in Coppa del Mondo ed ai Mondiale. Le eccezioni terapeutiche sono il loro principale aiuto nel diventare questi grandi atleti. Inoltre credo che in queste liste i farmaci per l’asma siano i più innocui. Ci sono probabilmente anche steroidi e farmaci anabolizzanti pesanti. Quasi non ne dubito. Credo che i dati debbano essere divulgati. Non la loro storia medica, questo è un segreto medico, ma semplicemente sapere quali farmaci vengono utilizzati come eccezioni terapeutiche da alcuni atleti. Credo che gli atleti sani abbiano il diritto di sapere con quali farmaci i cosiddetti pazienti ancora li battono». Queste le parole di Vasiliev riportate dal sito russo Sport24.