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Sci di fondo

Sci di Fondo – La richiesta di Karlsson: “Tre raduni in quota prima della stagione”

Ancora prima di andare in vacanza, moltissimi atleti pensano già a come pianificare la preparazione in vista della prossima stagione, quella che porterà alle Olimpiadi di Pechino, che si svolgeranno in quota. Le gare di fondo, infatti, si disputeranno a Zhangjiakou, ad una quota di circa 1700 metri. Un’altitudine non abituale per gli atleti, che dovranno quindi cercare di avvicinarsi al meglio a questa competizione curando anche questo dettaglio.

In occasione delle gare di Coppa di Svezia dello scorso fine settimana, Frida Karlsson ha chiesto alla direzione agonistica della nazionale svedese di fondo di organizzare diversi raduni in quota. «Non ho molta esperienza di gare in quota – ha affermato la giovane svedese all’agenzia TT – ma sembra sia qualcosa di particolare. Gareggiare in alta quota mette il fisico a dura prova. Non ho mai svolto allenamenti in altitudine, quindi credo sia arrivato il momento di farlo, visto quello che ci attenderà alle Olimpiadi. Bisogna essere intelligenti. Sono contenta di poter condividere le esperienze maturate dal mio allenatore, Per Nilsson, che con il biathlon ha già avuto esperienza di gare ad alta quota. Abbiamo già un’idea di come dovremmo fare».

L’idea di Karlsson, da proporre alla direzione agonista, è quella di organizzare tre raduni in quota sulle Alpi. Il primo all’inizio dell’estate, il secondo alla fine e l’altro alla vigilia del via della stagione. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Charlotte Kalla: «È importante non fare un raduno al alta quota soltanto a poche settimane dai Giochi Olimpici. Deve essere qualcosa da pianificare già per tutto l’autunno, con diverse giornate di allenamento in alta quota. Per molti di noi sarà una sfida».

Il manager della nazionale, Anders Byström, ha affermato che nella pianificazione della preparazione ascolterà le opinioni degli atleti. «Sentiremo le richieste di tutti ed anche sulla base di quello decideremo come organizzare le cose». Byström ha quindi chiarito che ciò è necessario in quanto tutti gli atleti verranno ad allenarsi in quota, ma ognuno dovrà avere un programma specifico adatto al proprio corpo.
Infine il manager della nazionale ha spiegato che sulla decisione di raggiungere le Alpi inciderà ovviamente l’evolversi della pandemia, con la quale ancora si è costretti a fare i conti. «Avevamo già programmato un raduno in quota in primavera, ma la situazione della pandemia in Europa non è migliorata. Questo è il motivo per cui al momento puntiamo su due raduni, uno in autunno ed uno in inverno. Prevediamo un raduno in quota proprio prima dei Giochi e da lì andremo direttamente a Pechino».

Una considerazione anche sulla vaccinazione: «Non abbiamo una corsia preferenziale sulla vaccinazione, ma dobbiamo fare la fila come tutti gli altri. Pertanto, non possiamo contare di venire vaccinati prima dell’autunno».

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