A Nizhny Tagil è ancora Marita Kramer a imporsi. La giovane nazionale austriaca, olandese di nascita, ha conquistato sul normal hill russo la sua quinta vittoria stagionale, la seconda consecutiva. Non male per un’atleta che ha preso parte ad appena otto competizioni di Coppa del Mondo, escludendo ovviamente la squalifica di Hinzenbach e la follia di Rasnov, quando ha saltato due gare a causa di un tampone erroneamente positivo.
In Russia ancora una volta non c’è stata storia. L’austriaca ha messo una seria ipotetica sulla vittoria già dopo la prima serie di salto, completando poi l’opera vincendo davanti a Nika Kriznar, che si è ripresa la testa della Coppa del Mondo grazie ad un bellissimo secondo salto, nel quale è riuscita a scavalcare Sara Takanashi, riconquistando così la leadership per 5 punti in un duello da vivere fino all’ultima gara. La classifica della Coppa del Mondo vede la giovane slovena ora avanti con 751 punti, seguita da Takanashi con 746 punti. Kramer è terza con 660 punti dopo averne recuperati quindi 60 dalla vetta nelle prime due gare del Blue Bird. “Continuerò a combattere fino alla fine, anche se è molto difficile” ha affermato l’austriaca al termine della gara, che non potrà mai smettere di maledire quel weekend di Rasnov.
Kramer si è imposta con un vantaggio di dieci punti, risultando la migliore in entrambe le serie. Kriznar ha fatto la differenza invece con il secondo salto, nel quale ha sfruttato condizioni di vento certamente migliori rispetto a Takanashi, che aveva staccato molto bene faticando a restare in volo nonostante avesse trovato una quota piuttosto alta, a causa del vento che non le aveva permesso di trovare la giusta stabilità. I sette punti di compensazione non le hanno permesso di restare davanti alla slovena, apparsa felicissima al termine della gara per aver recuperato punti preziosi sulla giapponese riprendendosi la vetta della classifica.
In quarta piazza Daniela Irashko-Stolz, la più esperta del gruppo, autrice di un ottimo secondo salto, avvantaggiato da un vento frontale che le ha permesso di arrivare ad oltre 96 metri. Basti pensare che tra l’austriaca e Takanashi ci sono ben 15.5 punti di compensazione di differenza. Bel quinto posto per un’altra nipponica, Nozomi Maruyama, capace di mettersi alle spalle Silje Opseth, Katharina Althaus e Thea Minyan Bjørseth.
Il Blue Bird si concluderà la prossima settimana a Chaikovsky. In programma due gare individuali, venerdì e domenica, inframezzate il sabato da un team event.
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