Sport e social media, a primo impatto, potrebbero sembrare due mondi totalmente opposti. Nel primo caso parliamo di attività, movimento, impegno, fatica e sudore mentre, nell’immaginario collettivo quando si pensa ai social media la prima immagine che sovviene è quella di una persona seduta con il proprio smartphone. Ed è proprio questa visione a creare attrito tra i due mondi, comportando perdite di opportunità di crescita per entrambi che qui oggi vorremmo sottolineare.
Non solo calcio
L’ambiente che più tra tutti ha compreso quanto il web possa essere fondamentale per lo sport è l’amato/odiato calcio. Gli atleti e le figure cardine di questo mondo ricco ed internazionale sono attentamente seguite dalle media house delle società che investono ingenti somme in questo genere di promozione. Non è solamente una questione di fatturati ma anche di obiettivi di business orientati alla crescita e che servono a tirare avanti motivando e fidelizzando i clienti più critici al mondo: i tifosi.
Nel mondo dello sci e in altri sport considerati impropriamente “minori”, almeno nel nostro Paese, non esistono tifoserie ma appassionati e supporter che seguono il proprio atleta o team spinti dalla passione. Ebbene se anche questi sport imparassero ad investire su un tipo di comunicazione pervasiva e avvincente si compirebbe un primo grande passo per trasmettere questa passione ad un maggior numero di persone.
Le opportunità del web
Chi teme di snaturare l’ambiente potrà anche avere qualche dubbio lecito, ma dopotutto trasmettere la passione per uno sport diverso dai soliti che svettano tra le Prime Pagine nazionali non dovrebbe essere visto come qualcosa di negativo, anzi, tutto il contrario. Sono già in tantissimi gli atleti di altri sport che per capacità, talento e “simpatia” si sono ritagliati un posto nel cuore dei fan anche sui social. Queste occasioni sono utilissime a suscitare l’attenzione di aziende e brand affini al settore sportivo, ma anche ad attirare l’attenzione di un pubblico che appare piuttosto esiguo.
Ed è forse la decisione stessa di etichettare tali sport come “minori” che incatena talune discipline nel mondo elitario di attività di nicchia, una sorta di circolo vizioso dal quale è difficile uscire e che provoca anche importanti mancati guadagni. È vero che non bisogna ridurre il tutto ad una mera questione di soldi ma è vero anche che il denaro e gli investimenti servono a migliorare gli impianti, gli staff tecnici, le scuole di formazione e la corretta e sana comunicazione dei valori di taluni sport.
Il parere degli esperti
Dopotutto chiedere un preventivo personalizzato di web marketing presso un’agenzia preparata e specializzata come SWJ WEB MARKETING dei fratelli Joel e Roger Pagini non costa nulla ma può essere un’occasione importante per capire quali sono le occasioni che aspettano soltanto di essere colte.
Investire nella comunicazione e nel marketing digitale è un’opportunità che tutti dovrebbero valutare prima di arrendersi alla velocità incalzante con cui procede l’innovazione. Dall’amato/odiato calcio, per esempio, possiamo imparare una grande lezione che ha portato molto rapidamente le atlete femminili a costruire tifoserie e a dare la speranza ad altre giovani ragazze di poter competere nel mondo senza sentirsi strane, inadatte o costantemente comparate al settore maschile.