Potrebbe subire un ulteriore rinvio la storica introduzione del divieto all’utilizzo di prodotti fluorurati, prevista per la prossima stagione. La FIS aveva inizialmente deciso di vietare il fluoro già a partire dalla stagione 2020/21, ma il notevole ritardo con la costruzione del macchinario di controllo del fluoro aveva spinto lo scorso autunno a rinviare tutto di un anno. Ora questo storico passaggio potrebbe addirittura slittare di un’altra stagione.
La notizia è arrivata dalla Svezia, più precisamente da SportExpressen. Il portale svedese ha riferito che il macchinario costruito da un’azienda tedesca per stabilire la presenza di prodotti fluorurati sotto gli sci non è ancora affidabile. Un test è stato effettuato in occasione della tappa di Coppa del Mondo a Falun ed è stato, come riportato dal sito svedese, un fallimento totale. A svelarlo è stato anche il responsabile dei materiali della nazionale svedese di fondo, Petter Myhlback. «Avevamo degli sci completamente non fluorurati ed altri che erano altamente fluorurati. È accaduto che alcuni sci contenenti tanto fluoro siano risultati puliti, mentre al contrario alcuni non fluorurati siano risultati fuori norma. Quei risultati non ci hanno certo dato sicurezza, sono stati veramente troppo poco affidabili». Myhlback ha poi concluso: «Se arrivassimo ad un macchinario che funziona al 110%, allora accoglierei con favore la decisione di vietare il fluoro. Credo che un giorno il fluoro scomparirà dallo sci, ma adesso forse non siamo ancora pronti. Sento che sarebbe la soluzione migliore aspettare fino al termine delle Olimpiadi di Pechino».
Anche il direttore della Coppa del Mondo, Pierre Mignerey, è intervenuto sull’argomento: «I test di Falun hanno dimostrato che c’è ancora molto lavoro da fare. La mia opinione è che il sistema dei test deve essere affidabile al cento per cento se vogliamo introdurre questo divieto». Ovviamente Mignerey ha anche sottolineato che sarà poi il consiglio FIS a prendere una decisione definitiva, ma che comprende chi ha voglia di aspettare l’introduzione del divieto dopo le Olimpiadi.
All’Expressen sia Kalla che Svahn hanno espresso un’opinione sulla questione. «Non è possibile porre il divieto se non si dispone di un’attrezzatura che funzioni – ha affermato Kalla – spero che prendano veramente sul serio la cosa». Svahn ha aggiunto: «Da atleta vuoi competizioni eque. Se non vi è alcuna garanzia che lo strumento funzioni, allora non credo sia giusto porre il divieto. Come non vuoi incontrare nessun atleta dopato, allo stesso tempo non vuoi nemmeno incontrare alcun avversario con gli sci dopati. Insomma bisogna stare attenti ad introdurre un divieto se non sai che il sistema è sicuro ed affidabile al cento per cento. Ovviamente sono favorevole al divieto del fluoro, ma deve essere fatto nel modo giusto quando tutto sarà pronto».