Non passa mai inosservato Dmitry Guberniev, apprezzato e simpatico telecronista di Match TV, che nelle scorse settimane ha messo da parte il biathlon per seguire il Mondiale di sci nordico. Difficile non notarlo in sala stampa, sia per l’altezza che per quel tono di voce sempre un po’ più alto del normale. Lo avevamo lasciato un anno fa, ad Anterselva, mentre ad alta voce contestava la perquisizione subita da Loginov alla vigilia della staffetta maschile, molto arrabbiato per la situazione. Lo abbiamo ritrovato molto tranquillo e disponibile domenica scorsa a poche ore dal via della 50 km maschile di sci di fondo. Con gentilezza ed un sorriso ha accettato la nostra richiesta di fare una bella e soprattutto divertenta, come nello spirito dell’intervistato, chiacchierata sul biathlon.
Il noto commentatore russo ha aperto parlando dell’Italia e del Mondiale di Pokljuka nel quale non sono arrivate medaglie per gli azzurri. «È stato triste non vedere a medaglia i miei amici Lukas Hofer e Dominik Windisch, oppure la bellissima Lisa Vittozzi e ovviamente Dorothea Wierer. Purtroppo il fatto che Wierer si sia ammalata alla vigilia del Mondiale ha pesato sulle vostre possibilità di medaglia. Non dimentichiamoci quanto ha fatto questa atleta negli ultimi anni, ha sempre combattuto per il vertice, ha vinto due volte consecutivamente la Coppa del Mondo come Forsberg. Inoltre credo che sul rendimento della vostra squadra un po’ potrebbe aver inciso anche quanto accaduto col covid proprio alla vigilia della stagione, che forse ha impedito agli azzurri di allenarsi al meglio. Poi sfortunatamente Lisa Vittozzi credo abbia avuto qualche problema dal punto di vista mentale nelle ultime due stagioni. Per questo motivo sono particolarmente contento del podio da lei ottenuto a Nove Mesto, in quanto è un grande risultato in ottica futura. Non dimentichiamoci che solo due anni fa lei e Dorothea ci hanno regalato uno splendido testa a testa in Coppa del Mondo. Ritengo l’Italia un bel team, con una forte filosofia di allenamento. Mi dispiace che non trovi stabilità al poligono Federica Sanfilippo, perché la ritengo una bravissima atleta ed è anche una bella persona. Parla pure russo. Sono sorpreso che Dominik e Lukas non abbiano ottenuto podi quest’anno, anche se quest’ultimo a gennaio ha dimostrato un grande stato di forma, è sempre stato in top six, e quando un atleta fa così prima o poi sale sul podio. Sfortunatamente non è riuscito a coglierlo, ma quest’anno va detto che c’è una grande concorrenza al maschile».
Guberniev è però convinto che quello di Pokljuka sia stato solo un caso ed è certo che l’Italia si toglierà molte soddisfazioni tra un anno a Pechino. «Mi aspetto che l’Italia conquisti due o tre medaglie alle Olimpiadi del prossimo anno. Se la situazione pandemica dovesse darci l’opportunità di vivere una stagione normale, a differenza di questa, sono convinto che l’Italia potrà lottare per la medaglia in ogni gara. Ne sono certo. Inoltre, per quanto riguarda i colori azzurri aspetto anche la vostra nuova generazione, atleti come Didier Bionaz, che secondo me è molto bravo e mi sembra anche forte dal punto di vista mentale. C’è Giacomel che è altrettanto forte e so essere il compagno d’allenamento di Dorothea Wierer. Io tifo per voi, perché amo il vostro paese».
A questo punto Guberniev è uscito dall’argomento biathlon parlandoci dei suoi viaggi in Italia: «Ogni anno mi reco in un resort a Kronplatz per fare sci alpino. Purtroppo quest’anno non è stato possibile e mi dispiace. Inoltre da voi avete la miglior acqua in assoluto, veramente pulita. E amo i salumi e le salsicce della Valdaora, conosco un negozio dove se ne trovano di buonissime, le miglior al mondo».
Restando sull’Italia, Guberniev è a conoscenza che il biathlon non è ancora popolarissimo nel nostro paese, ma è convinto che grazie a Wierer e al resto della squadra, tra qualche anno anche in Italia questo sport potrà avere la popolarità che ha oggi in Francia. «Ricordo sempre quando intervistai Totti qualche anno fa e gli mostrai la foto di Dorothea Wierer. Lui mi disse solo che era una bella ragazza ma non la conosceva. Quando gli svelai che era una medagliata olimpica del biathlon, mi chiese cosa fosse il biathlon. Ma lo stesso accadeva anche in Francia. Cinque anni fa, durante gli Europei di calcio, girai per le vie di Parigi con la foto di Martin Fourcade, chiedendo alla gente chi fosse. Nessun parigino lo riconobbe, qualcuno pensava fosse addirittura un calciatore. Ora però le cose sono cambiate, se girate per la Francia tutti lo conoscono, è una star. Allo stesso tempo L’Equipe ha votato Marte Røiseland, atleta straniera dell’anno, una biatleta. Mi auguro quindi che anche in Italia possa accadere lo stesso molto presto, perché la vostra è una nazione che ama lo sport, seppur molto calciofila, e magari Dorothea Wierer e gli altri biatleti possano diventare delle star. Ricordo che da voi, per esempio, in passato erano molto famosi anche dei canottieri, i fratelli Abbagnale, quindi mi auguro che lo stesso possa succedere con il biathlon».
Guberniev ha quindi ribadito di quanto Wierer sia popolare in Russia, ma anche Lisa Vittozzi, per la quale il giornalista russo ha un debole: «In Russia, Dorothea Wierer è una super star, la numero uno. Tutti i russi appassionati di biathlon apprezzano tantissimo Dorothea, tifano per lei. Ma anche Lisa è molto popolare. Lisa poi è anche bellissima, così come lo era Magdalena Neuner. Ed è una grande atleta, che ha avuto una crisi forse più mentale che altro, probabilmente ha anche sofferto il duello con la sua compagna di squadra. Ma io resto convinto che Lisa abbia potenzialità enormi, al livello di Wierer, e possa combattere ogni gara per il podio. Mi aspetto che torni al suo livello».
Il discorso è quindi passato alla Coppa del Mondo maschile e uno Johannes Bø al di sotto delle aspettative. «Per me la grande sorpresa è ciò che sta facendo Sturla Lægreid. Johannes a volte ha avuto qualche problema mentale al tiro, oltre a quelli con la carabina dei quali ho parlato con Mazet. Secondo me oggi non è lui il favorito per la Coppa del Mondo, ma Sturla. Penso che con i quattro scarti Lægreid sia avvantaggiato. Sarà però un grande testa a testa nelle prossime due settimane».
Guberniev si è poi detto molto felice per Eckhoff: «Alla vigilia della stagione le mie favorite per la Coppa del Mondo erano Dorothea e Marte, in quanto Eckhoff, pur avendo ottenuto già vittorie importanti nella sua carriera, era sempre stata molto discontinua. Sono veramente sorpreso di quanto sia migliorata, ha trovato grande stabilità in ogni gara. Poi mi piace come personaggio, è sorridente, divertente ed anche molto professionale. Ricordate la sua conferenza dopo Hochfilzen, quando disse che a Natale avrebbe fatto l’amore con il fidanzato (ride, ndr). Beh da lì ha iniziato a vincere a ripetizione».
Il commentatore di Match TV ha poi fatto due nomi di atlete che al femminile potrebbero inserirsi nella lotta per le medaglie già il prossimo anno: «Elvira Øberg è molto forte dal punto di vista mentale rispetto all’età che ha. Già ha avuto la responsabilità dell’ultima frazione ed è secondo me la migliore atleta della nuova generazione. Ha grande talento, forse anche superiore rispetto alla sorella. Per quanto riguarda la Russia spero in Irina Kazakevich, che non ha fatto male al Mondiale. Lei e Mironova si allenano insieme, a volte Irina va anche più veloce. Ha bisogno di stabilità al tiro. Se la trova, secondo me può essere una grande sorpresa alle prossime olimpiadi insieme proprio ad Elvira. Sarebbe bello avere più nazioni vincere, darebbe una maggiore internazionalità al biathlon».
Un concetto che Guberniev ha ripetuto più volte, in quanto è felice di quanto il biathlon stia crescendo in popolarità su scala internazionale: «Lo sai quale gara di biathlon fece registrare il record di spettatori in Russia? La staffetta femminile delle Olimpiadi di Pyeongchang, nella quale la Russia nemmeno era presente. Quel giorno tutto il nostro paese tifò per la Bielorussia, perché siamo vicini di casa e paesi amici».
Nonostante tanta passione, negli ultimi anni la Russia ha avuto parecchi problemi ad ottenere risultati. Guberniev ha varie spiegazioni, ma è convinto che le cose siano destinate a cambiare. «Abbiamo avuto problemi con il doping in passato, ma oggi abbiamo combattutto e vinto questa battaglia, i nostri atleti sono puliti e questo non è più un problema. Purtroppo ce ne sono altre di problematiche. Innanzitutto le troppe aspettative, gli spettatori, i fan e gli haters che scrivono agli atleti sui social, passando da incoraggiamenti esagerati ad insulti pesanti. C’è poi una pressione superiore sul nostro atleta più forte, Sasha Loginov. Ricorderai quanto accaduto dopo il suo oro ad Anterselva, le dichiarazioni degli altri atleti e le domande dei giornalisti, che lo invitavano a spiegare e chiedere scusa. Ora, per me questo non è giusto. È rimasto fuori due anni, come giusto che fosse perché quello dice il regolamento, ma non ci sono regole che ti costringono a chiedere scusa. Se guardo al futuro, credo comunque che abbiamo atleti con buon potenziale che stanno emergendo, come Khalili, Shevchenko o Goreeva, anche se ai Mondiali Giovanili non hanno raccolto nulla. Non dimentichiamoci poi che c’è più concorrenza rispetto al passato, quando erano poche le nazioni di alto livello. Oggi questo sport è cambiato molto e sono tante le nazioni che possono vincere. Anno dopo anno la concorrenza cresce e sono contento. Vi posso assicurare che al di là dei risultati nel nostro paese c’è sempre più seguito, maggior pubblico in tv, compreso il presidente Putin che è un grande appassionato».