Serena ma determinata, Lisa Vittozzi è riuscita a chiudere il cerchio nella sprint di Nove Mesto, ossia a conquistare quel podio tanto voluto e sfiorato ai Mondiali di Pokljuka. Per l’azzurra classe 1995, reduce da due stagioni in cui ha fatto fatica a mantenere il suo livello al pari delle atlete al vertice della Coppa del Mondo, oggi c’è grande soddisfazione, conscia delle proprie potenzialità. La consapevolezza dei propri mezzi e la forza di volontà nel non mollare mai le danno fiducia per poter chiudere al meglio questa stagione e per il futuro:
“Non ho mai dubitato del fatto che potessi farcela, riesco a fare delle belle gare perché credo nelle mie capacità: la stagione non è iniziata nel migliore dei modi ma non ho mai mollato, per cui sono doppiamente contenta del risultato. I risultati dei Mondiali di Pokljuka, dove ho sfiorato il podio in diverse occasioni, sono stati per me motivo di enorme soddisfazione, perché ho passato periodi difficili con alti e bassi e quando si hanno questo tipo di oscillazioni è sempre difficile poter chiudere quel cerchio che mi ero prefissata. Sappiamo che per eccellere nel biathlon c’è bisogno di equilibrio, quindi restare il più costante possibile e limitare le oscillazioni”.
La sappadina ha anche dato la sua interpretazione agli errori commessi nella prima serie dell’inseguimento, che l’hanno estromessa dalla lotta per le prime posizioni:
“Al momento non capivo nemmeno io le cause, analizzando post gara l’unico motivo poteva essere legato alla luce che entrava verso la sagoma. Abbiamo azzerato in condizioni di vento assente, all’ingresso al poligono c’era vento che spirava da sinistra, ho dato tacche ma ero ancora a sinistra, come se non le avessi date: senza aggiustamenti probabilmente sarei rimasta sul centro. Sul lato tecnico ho fatto la cosa giusta, purtroppo sono arrivati gli errori che non dovevano capitare. Non mi sono confrontata con Dorothea, ma credo che sia stata una coincidenza aver commesso entrambe tre errori”.
Per quanto riguarda l’approccio alla gara, ha parlato del fatto di utilizzare o meno dei metodi per potersi focalizzare al meglio al tiro e/o tecniche di rilassamento
“Sinceramente si può provare di tutto, dall’ascoltare musica, la meditazione o altro ma non ti risolve di certo i problemi. Sono soluzioni che ti possono aiutare ma se non sei serena, tranquilla e in fiducia non sortiscono l’effetto desiderato”.
A Nove Mesto sei stata schierata in terza frazione, un cambiamento significativo rispetto alla tua classica presenza in staffetta al lancio:
“Sono a favore di queste nuove sperimentazioni, perché non è positivo fare sempre le stesse cose. Per quando riguarda la disposizione di Nove Mesto penso sia stato corretta, ovviamente possono cambiare dal contesto però mi sono trovata bene e mi sono divertita, eravamo anche lì davanti a giocarci il podio fino alla fine per cui è positivo”.
Biathlon – Lisa Vittozzi: “Felice di questo primo podio, si è chiuso un cerchio”
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