La 10 km in skating non è andata come avrebbe sperato. Anna Comarella ha chiuso al 31° posto la competizione mondiale di Oberstdorf, staccata di 2’47” da quel diavolo di Johaug e meno di due minuti dalle atlete umane. Al termine della gara, la veneta delle Fiamme Oro non era soddisfatta del suo risultato che le ha confermato di non essere arrivata al Mondiale nelle migliori condizioni fisiche, cosa che l’azzurra ha ribadito commentando la sua prestazione. «Probabilmente noi non siamo abituati a gareggiare con questo caldo – ha affermato Comarella a Fondo Italia – forse oggi l’ho patito un po’ troppo, sentivo anche un senso di arsura nel corso della gara. Devo dire che rispetto allo skiathlon, pur non essendo un periodo buono per me, le gambe hanno risposto leggermente meglio. Purtroppo in questo periodo sto facendo fatica in skating, ma rispetto a sabato, pur avendo presto tanto da Johaug, ho avuto sensazioni migliori. La gara di oggi era veramente tosta, il percorso duro e sui tratti soleggiati la neve era anche molle rendendo più faticoso sciare. Devo però ammettere che oggi noi italiane siamo state fortunate perché siamo partite con pettorali bassi e ciò ci ha sicuramente aiutato perché nel primo giro la pista era in condizioni migliori».
Con grande lucidità Comarella ha quindi analizzato le sue attuali difficoltà in skating e su quali aspetti lavorare per fare il salto di qualità, senza dimenticare che parliamo di una classe ’97. «Sicuramente devo migliorare in tecnica libera. Ho visto che non sono una grande scivolatrice, quindi dovrò concentrarmi su questo aspetto a partire dall’estate. Per quanto riguarda i tratti di salita, devo fare qualche allenamento in più per le gambe, perché devo proprio migliorare la forza gambe. Margini di miglioramento? Secondo i miei tecnici sulle mie gambe c’è molto da lavorare, quindi su quello c’è sicuramente margine. Ma in generale anche in classico ho ancora tanto lavoro da fare. Sono serena, perché so che se lavoro con la giusta tranquillità posso fare passi avanti».
Anna Comarella sarà sicuramente al via della 30 km in classico che chiuderà il Mondiale, ma ovviamente è una seria candidata anche per una frazione in staffetta. A Seefeld la veneta riuscì a cambiare nel gruppo delle migliori dopo una prima frazione a tutta. «A quel Mondiale arrivai veramente in ottime condizioni fisiche. Quel giorno entrare nello stadio nel gruppo delle prime fu una soddisfazione enorme per me, ma anche per le mie compagne perché vedere la tuta dell’Italia lì è stato veramente bello. Significa che anche noi possiamo farcela, dobbiamo crederci e lavorare per ottenerlo. Fare la staffetta è sempre un onore, in quanto rappresentiamo l’Italia, gareggiamo in quattro e tendiamo anche a dare qualcosa in più rispetto alle gare individuali per dare il cambio alle compagne il più avanti possibile. Al momento non so se farò parte del quartetto azzurro, se così dovesse essere ne sarei onorata e darei tutto. Sarò sicuramente al via della trenta chilometri che è in tecnica classica. Sabato mi sentivo bene e se avessimo degli sci all’altezza di quelli dello skiathlon potrebbe venir fuori una bella gara».