OBERSTDORF – Ha vinto la Svezia di Dahlqvist e Sundling, come da pronostico, ma la team sprint femminile ha riservato non poche sorprese. Sul podio della gara, infatti, non sono salite le due super potenze dello sci di fondo, Norvegia e Russia, incappate entrambe in una cocente delusione rispetto alle aspettative. Al loro posto, sul podio sono salite le sorprese Svizzera, con Laurien Van der Graaff ed una pazzesca Nadine Fähndrich, e la Slovenia di Eva Urevc e Anamarija Lampic, quest’ultima autrice di un’ultima frazione da grande campionessa qual è.
La team sprint femminile è stata innanzitutto la logica celebrazione della superiorità del movimento svedese, che in questo format non ha rivali e si propone ovviamente anche per l’oro olimpico. Una rosa di atlete di altissimo livello così ampia, che ha consentito ai tecnici di lasciare fuori Johanna Hagström, apparsa in ottima forma, e soprattutto quella Linn Svahn che è oggi considerata la miglior sprinter del pianeta. Una coppia che se messa in pista avrebbe lottato per l’oro e non sarebbe mai scesa dal podio. Senza dimenticare che in Svezia hanno lasciato andare verso il biathlon quella Stina Nilsson che era la leader delle sprinter svedesi ed oro olimpico in carica. Oggi però in Svezia nessuno ne sente la mancanza, cosa impossibile da immaginare in qualsiasi altra nazione.
Decisiva per la vittoria svedese una grandissima azione di Sundling nella quarta frazione che ha permesso di dare del margine a Dahqlvist apparsa non al meglio. Proprio nella quinta frazione ha quindi provato l’attacco la Russia con Stupak, perfettamente riuscito. La russa e la svedese hanno preso del margine all’ultimo cambio, con Tiril Udnes Weng, Van der Graaff e Brennan a 3", mentre Urevc scoppiata nel finale a 6". Ma l’ultima frazione ha regalato tante emozioni e sorprese. Sundling si è messa subito in testa a far ritmo con Nepryaeva, ma alle loro spalle Fähndrich è andata a tutta riuscendo a staccare le altre e creare così un terzetto in testa, mentre Falla e Bjornsen hanno visto presto sopraggiungere ed andarsene la solita splendida Lampic. Sull’ultima salita Fähndrich ha provato addirittura l’attacco, Sundling ha risposto, mentre Nepryaeva si è staccata andando in difficoltà e sentendo tutta la fatica di queste ultime settimane nelle quali ha fatto di tutto per recuperare in vista del Mondiale. Da dietro è sopraggiunta a tutta velocità Lampic che non si è data per vinta alla ricerca di un magico bronzo. Così, mentre davanti Sundling è riuscita a completare l’opera imponendosi su una Fähndrich da applausi, Lampic è riuscita sul rettilineo finale a stampare Nepryaeva e conquistare la terza medaglia in carriera, facendo far festa a tutto il movimento sloveno. Dall’altra parte fortissima le delusione per la russa a terra in lacrime assieme a Stupak. Una delusione forte per loro come per una Norvegia clamorosamente distante dal podio e solo sesta. Su questa neve era davvero difficile per una Falla reduce da una stagione difficile.
Niente finale per l’Italia. La coppia formata da Lucia Scardoni e Greta Laurent è giunta quinta nella propria batteria, risultando la prima delle squadre non ripescate per appena un secondo.
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Sci di Fondo – Nessuna sorpresa per l’oro, va alla Svezia; ma tra le migliori tre non c’è la Norvegia

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