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Sci di fondo

Sci di fondo – Bolshunov annichilisce la Norvegia ai Mondiali di Oberstdorf. Primo oro in carriera. 22° Gardener 24° Salvadori

Finalmente Alexander Bolshunov. Dopo le quattro medaglie d’argento di Seefeld 2019, il russo è riuscito a coronare il sogno di vincere la prima medaglia d’oro in carriera nello skiathlon dei Mondiali di Oberstdorf.
Sono stati 30 chilometri di gara durissima al caldo e su neve difficile, tanto che già al cambio sci di metà gara il gruppo è arrivato molto allungato. Intorno al 18° chilometro erano rimasti in 7 a giocarsi le medaglie: Re Sasha, aritmetico vincitore della 2^ Coppa del Mondo consecutiva, tutta la truppa norvegese composta da 5 elementi e l’eroico scozzese Andrew Musgrave.
Il momento fatidico è arrivato poco prima del 24° chilometro quando un cambio di ritmo di Bolshunov ha fatto vedere le stelle a Musgrave e messo in crisi Emil Iversen e Johannes Høsflot Klæbo, con Sjur Røthe, Simen Hegstad Krüger e Hans Christer Holund a rispondere positivamente.
Effetto elastico. Allo stadio i 6 rimasti in lotta per le medaglie si sono ricompattati, ma a questo punto anche il gioco di squadra norvegese ha cominciato a venir meno. Sulla successiva azione di Holund, è stato sorprendentemente Røthe il primo a crollare, seguito immediatamente da Iversen e Klæbo.
Rimasti in tre, persino Bolshunov ha perso qualche passo mentre Holund ci provava. Krüger, intanto, rimaneva agganciato. All’ingresso allo stadio c’è stato il ricongiungimento e sull’ultima asperità il russo ha fatto la differenza con un aggressivo passo di salita. Krüger si è preso l’argento in volata, prima medaglia iridata dopo quelle in occasione olimpica, e Holund il bronzo, seconda dopo l’oro della 50km skating a Seefeld 2019.
L’onore delle armi a Klæbo, 4° a 21"5, e Iversen, 5° a 22"6, che sono rimasti in gioco quasi fino alla fine contro avversari più dotati quando c’è da faticare così tanto. Saranno come due anni fa loro a fare la team sprint domani? Dopo una gara così intensa, facciamo loro sportivamente i migliori auguri se così fosse.
Più deluso Røthe, 6° a 47"3, che due anni fa aveva trionfato proprio in volata su Bolshunov.
Andando avanti con la classifica, applausi per la prestazione di Musgrave 7° a 1’33"3, riuscito a resistere al ritorno del gruppone regolato dal russo Ivan Yakimushkin 8° davanti al 20enne svedese William Poromaa 9° e l’elvetico Dario Cologna 10°.
L’Italia nella gara maschile si è vista poco ma il fiemmese Stefano Gardener ha ripagato ampiamente la fiducia dei tecnici con un bel 22° posto in rimonta nella seconda parte di gara. 24° Giandomenico Salvadori dal quale era lecito attendersi qualcosa di più. Il quartetto tutto trentino è stato completato dalla 34^ piazza di Simone Daprà e dalla 41^ di Paolo Ventura.
Ora si guarda già alla team sprint di domani con Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani, tenuto a riposo per puntare tutto sulla competizione a coppie, che vogliono ripetere la medaglia di Seefeld 2019. La classifica completa dello skiathlon mondiale

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