OBERSTDORF – Alla fine della gara non sembrava nemmeno stanco. Johannes Klæbo ha dimostrato il suo strapotere nella sprint in tecnica classica che ha assegnato ad Oberstdorf il titolo iridato. Un successo nettissimo, mai messo in discussione, sembrato quasi facile, nonostante in pista gli avversari pericolosi fossero tanti, soprattutto dalla sua Norvegia.
In Germania, Klæbo ha vinto il suo secondo alloro mondiale sprint, il primo ad ottenere questo fantastico risultato nella storia. «È stata una grande soddisfazione, per me era una bella sfida, anche perché c’erano tanti avversari molto pericolosi. Oggi ho realizzato un sogno».
Il campione norvegese si è presentato in Germania con l’obbligo di vincere e tanta pressione, alimentata anche dalle tante assenze in Coppa del Mondo. Ma Klæbo sa come gestirla: «Vero, avevo tanta pressione, ma perché sono io che mi metto pressione da solo. Quando abbiamo visto che non c’era la possibilità di partecipare a tante competizioni, ci siamo allenati molto in questi mesi e cercato di rischiare il meno possibile per presentarci al meglio a questo Mondiale. La forma è buona e questa vittoria mi dà grandissime sensazioni».
Klæbo appare in condizioni di forma straordinarie. A questo punto potrebbe pensare di preparare le Olimpiadi di Pechino alla stessa maniera, saltando diverse competizioni di Coppa del Mondo? Il campione del mondo non allontana questa ipotesi. «È possibile, ma prima vediamo quale sarà la mia forma nei prossimi giorni. Se dovese essere buona, allora prenderei sicuramente in considerazione questa possibilità».
Infine un pensiero anche su Federico Pellegrino, suo grande rivale ma giovedì eliminato in semifinale: «Ho visto che gli è mancato qualcosa nel finale, in classico sembra avere qualche problema in più rispetto allo skating, dove è più competitivo. Domenica si gareggerà in skating, quindi sarà un avversario molto pericoloso».