Ha fatto sognare lottando per il podio fino alla fine. Il Mondiale di Pokljuka si è concluso con la bellissima prestazione di Lisa Vittozzi, giunta quinta nella mass start. Un format nel quale da un paio di stagioni l’azzurra aveva sempre sofferto già a partire dal primo poligono, invece, oggi la sappadina del Centro Sportivo Carabinieri, è stata bravissima al tiro commettendo soltanto un errore ed uscendo dall’ultima serie in seconda posizione con 10” di vantaggio su Røiseland, 13” su Tandrevold e 19” su “frecciarossa” Eckhoff. L’azzurra si è battuta ma alle sue spalle Røiseland e Tandrevold avevano risparmiato di più nei giri precedenti e si sono messe anche a collaborare per raggiungerla. Vittozzi non ne aveva per riuscire a tenere il loro passo, come quello di Eckhoff, sopraggiunta poco dopo. È così arrivata una quinta posizione, ma probabilmente questo risultato è quello fin qui più prezioso per i colori azzurri a Pokljuka, in quanto restituisce all’Italia una Lisa Vittozzi molto più vicina a quella ammirata negli anni passati.
Anche per la sappadina la soddisfazione di essere tornata ad alto livello è superiore al dispiacere di una medaglia assaporata e sfumata all’ultimo. «Sono contentissima – ha affermato Vittozzi in mixed zone – finalmente sono riuscita a divertirmi in una gara e fare ciò che so in scioltezza, senza pretendere troppo».
L’azzurra non ha nulla da recriminare ed è convinta che da questo risultato possa iniziare la sua risalita: «Ovviamente un po’ brucia non aver trovato la medaglia, ma ci ho provato fino alla fine. Purtroppo nell’ultimo giro non ne avevo. Le altre sono state più forti di me, quindi è giusto così. Sono però orgogliosa di quanto ho fatto. Sono convinta di essere sulla giusta strada e pian piano ritroverò le sensazioni giuste, come ho trovato già oggi. Manca ancora un mese al termine della stagione e spero di togliermi soddisfazioni».
È quello che le auguriamo. A Pokljuka l’azzurra ha disputato una buonissima sprint ed un’ottima mass start, facendo anche due splendide frazioni nelle staffette. Certo, pursuit e individuale non sono andate altrettanto bene, ma in Slovenia Vittozzi è sembrata in netta crescita. In un Mondiale fin qui difficile per l’Italia, le sue prestazioni fanno parte del bicchiere mezzo pieno. Ora deve ritrovare la sua miglior condizione fisica (non dimentichiamoci che si partiva anche dal covid contratto a fine ottobre, ndr) e trovare con maggiore continuità gare come quella odierna.